E’ quasi tempo di mare e se per i bipedi vale il tormentone “stessa spiaggia, stesso mare”, non è detto che sia così anche per i nostri amici quadrupedi. Sono, infatti poche le spiagge, soprattutto libere, in Italia che consentono l’accesso ai “bagnanti canini”. Lo scorso anno il “Comitato per la creazione di un’Italia animal friendly”, istituito al Ministero del Turismo e presieduto da Michela Brambilla, ha proposto a tutti i Comuni interessati un’ordinanza grazie alla quale concedere l’accesso dei cani alle spiagge, ma ancora oggi molte di queste recano il cartello “Io non posso entrare”.
Fatta la dovuta premessa che la spiaggia debba essere vivibile e accessibile a chiunque nel pieno rispetto di tutti i bagnanti e che i cani (anche i loro padroni) non debbano infastidire il prossimo, sia animale, sia umano, in Italia si contano pochissimi siti balneari dove i turisti possono godersi una meritata pausa marina con i propri cani, cosa che, secondo alcune associazioni animaliste, potrebbe essere utile a scoraggiare l’abbandono degli animali domestici in vista dell’estate. Piaga della “società civile”.
Alcune regioni nostrane, più di altre, anche comprendendo l’importanza promozionale turistica di aprirsi agli “animali vacanzieri”, visto che oltre il 30% delle famiglie italiane possiede un cane, annovera diverse spiagge adatte allo scopo, in particolare Livorno che, lo scorso anno, aveva 11 spiagge accessibili ai 4 zampe. Qualcuna fa capolino anche in Sardegna, Puglia, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia.
In fondo, quando fa caldo, un tuffo a mare non si nega a nessuno!