La redazione di “Quattro zampe e dintorni” vi propone, con piacere, il racconto, dolce e commovente, di una delle nostre lettrici che ha partecipato al mini contest, concorso per lettori, felici proprietari di animali domestici, lanciato da Quotidiano Piemontese per raccontare il rapporto speciale tra bipedi e quattro zampe. Dopo aver letto tutte le storie pervenute alla nostra mail entro la data stabilita, abbiamo scelto quella di Shiva e della sua proprietaria, autrice di questo racconto, Tiziana Boin di Racconigi, in provincia di Cuneo. Complimenti a Tiziana e grazie da tutti noi, umani e non.La protagonista di questa storia è Shiva, una femmina di misto collie che è ormai parte della mia famiglia da 11 anni. Ricordo ancora il giorno in cui andai a prenderla in una cascina nelle campagne del mio paese. Era piccola, spaventata e ricoperta di pulci; abbandonata con noncuranza da un signore che sperava di disfarsene presto, perché nata diversa dai suoi fratelli, più simile a una meticcia.
Nonostante tutte le cure e l’affetto ricevuto, nei primi anni della sua vita Shiva ha sempre mantenuto un’ombra, un carattere docile ma pieno di paura verso qualsiasi rumore o esperienza nuova che la esortasse a mettersi in gioco. Non era l’immagine del cucciolo che va a riprendere la palla o guaisce quando si sente sola; lei ti veniva vicino in silenzio, quasi pensando di non meritare quanto le veniva dato.
Aveva però la sua “mamma”, Sofia, una misto border collie recuperata all’età di 9 anni da un canile della zona. Fu grazie al suo grande istinto materno che Shiva riuscì a crescere, e a conoscere le gioie ed il valore della compagnia. Furono anni spensierati per le mie due cagnolone. Shiva aveva sempre le sue piccole paure dei temporali, ma finalmente guardandola negli occhi, era ormai difficile scorgere quella timidezza che aveva contraddistinto i primi anni della sua vita. Tutto durò 9 lunghi anni, fino al giorno in cui Sofia si spense, all’età di 18 anni. Fu uno dei momenti più brutti della mia vita, avevo creduto per settimane di essere pronta a perderla, ma davanti alla vita non c’è mai modo di essere pronti per davvero. Per Shiva fu una perdita ancora più grave. Aveva perso la sua “mamma”, la sua compagna di giochi, aveva perso tutto.
In un attimo i suoi occhi si spensero; la vivacità che aveva così faticosamente acquisito, si dissolse e guardarla affrontare la sua perdita, fu qualcosa di straziante per tutta la famiglia. Fu così, che 4 mesi più tardi, io e mia sorella decidemmo di cercare per lei una compagna. Un proposito difficile, visto che Shiva era diffidente con tutti i suoi simili.
Ma decidemmo ugualmente di cercare. E in una cucciolata, trovammo Mela, uno scricciolino di appena un mese. Quando la portammo a casa, era grossa come una zampa di Shiva ed i primi giorni quest’ultima reagì con completo disinteresse. L’averla portata a casa ci sembrò un errore, finché un giorno, poche settimane più tardi, non le trovammo insieme nella cuccia, a coccolarsi e a guardarsi con curiosità. Inutile dire che Mela scambiò Shiva per la mamma, e quest’ultima, pur non avendo mai avuto cuccioli, si fece venire il latte per poterla allattare. Ormai sono passati due anni da quel giorno, due anni di coccole, dispetti e liti, perché chi si vuole bene litiga, ma sa anche far pace.
Shiva non è invecchiata di un giorno da allora, anzi, mio padre giura di vederla ringiovanita, e forse è davvero così. Affacciandomi alla finestra, le posso vedere prendere il sole insieme. La riconoscenza, l’affetto, tutto tra cane e padrone, passa attraverso quello stretto canale di emozioni che risiede nello sguardo. Si comunica con gli occhi e con il cuore. Ricordate questo, ogni volta che guardate il vostro cane, dedicategli il tempo necessario, prendetevene cura e ciò che riceverete in cambio, sarà per voi un regalo, non per una stagione, ma per la vita.