Dimmi che urina hai e ti dirò se sei malato! E’ questo, più o meno, il senso della nuova frontiera della medicina moderna che, per raggiungere traguardi vicini e futuribili, si accinge a chiedere aiuto ai cani. Ebbene si, sono loro, i nostri amici pelosi a 4 zampe che, pur senza camice e stetoscopio, possono salvarci la vita. Letteralmente. E li chiamano già cani “antitumore”. Tutto inizia con lo studio scientifico di Gianluigi Taverna dell’Istituto clinico Humanitas, in collaborazione con il Lorenzo Tidu, tenente colonnello del Centro militare veterinario dell’Esercito e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa. Insomma, un progetto in pompa magna!Non è proprio una novità, visto che di questo argomento si discute già da molti anni, ma ora è giunto il tempo di mettere in pratica la teoria. In questa fase dei lavori, ricercatori e veterinari addestrano due esemplari di pastore tedesco e pastore belga a riconoscere l’urina di pazienti malati. Pare, infatti che le urine dei malati presentino un odore diverso rispetto a quelle sane e che siano riconoscibili dai quadrupedi canini addestrati allo scopo. Il tutto per creare, a conclusione dello studio, una sorta di naso artificiale che aiuti a diagnosticare le malattie tumorali e non solo.
I primi studi in questo campo risalgono al 1996 e da allora i risultati sono sempre più promettenti. Gli esperimenti fatti grazie ai cani addestrati sono gli stessi usati nella ricerca che vede impegnati i cani ad individuare le mine nelle zone belliche e il successo è del 100%. Insomma, in futuro, invece di andare semplicemente dal medico si potrà fare un salto… al canile per scoprire se si è malati oppure no! Un motivo in più (anche se non dovrebbe essere necessario) per rispettare gli animali.