Cani, gatti e furetti non fanno per voi? Non vi va di sentir miagolare? Non siete soli. Molti italiani prediligono, come animali domestici, i rettili. Incontrastato re della scelta per un pet di famiglia, è il serpente. E’ lui ad essere preferito rispetto agli altri rettili e viene considerato di compagnia. Certo, deve essere gestito nel miglior modo possibile, anche se di natura pacifica come la pogona, onde evitare, com’è capitato, di ritrovarsi pericolosi animali incontrollati, in giro per chissà dove. In Italia è proibito ospitare in casa un serpente velenoso, ma qualcuno che lo “dimentica” c’è! Alcuni bipedi tralasciano che un serpente non è un animale d’affezione, pertanto non è preferibile tenerlo in braccio come un cucciolo, coccolarlo o aspettarsi reazioni simili a quelle canine o feline. I rettili non amano essere maneggiati e disturbati. Inoltre, la loro dieta alimentare, spesso a base di topolini, può creare disagio allo stesso padrone bipede che deve sfamarle il suo pet. Se proprio desiderate passare da Fido a… come si chiama un serpente o un’iguana? Ad ogni modo, se volete un serpente in casa, dovete conoscere alcune regole. L’animale va acquistato provvisto di un certificato in grado di garantirne la provenienza e la vendita.
Serve, inoltre una autorizzazione sanitaria rilasciata dal sindaco del comune di residenza attraverso i servizi sanitari locali, visto che tali creature sono protette dalla convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione. Convenzione entrata in vigore in Italia nel 1980 e applicata in 150 stati. In Italia la convenzione viene attuata dai Ministeri dell’Ambiente, delle Finanze, del Commercio con l’Estero e della Politiche Agricole e Forestali.