I periodi vacanzieri per i bipedi rappresentano, spesso un problema per i nostri amici a 4 zampe. Non si sa se portarli con noi, a chi lasciarli, se a casa assistiti da una vicina, un’amica, una buona samaritana o in pensione, ma se non si parte, tra Natale e capodanno, e si festeggia nella propria lussuosa magione o monolocale che sia, allora l’unica cosa a cui prestare attenzione è lo stress! Nel senso letterale del termine. Gli animali lo patiscono come gli esseri umani e se le feste, talvolta, sono motivo di stress per noi, di folla di parenti e amici che si fanno vivi, lo sono anche per cani, gatti, furetti e pesci rossi, soprattutto quando arriva il tanto sospirato (per alcuni, non per molti, per fortuna!) momento di far scoppiare petardi, accendere fuochi d’artificio, pirotecnici e botti di ogni tipo, con annessi e connessi. E gli annessi e connessi vogliono dire fumo, polvere e rumore. Tanto, tanto rumore.
Lascereste mai un neonato, un bambino, alla mercè di forti e spaventosi rumori? Considerate che un animale, soprattutto se cucciolo, pur rendendosi conto della frenesia che, magari c’è in casa nelle ore precedenti capodanno, non ne capisce il motivo.
Non sta a pensare che siete vestiti all’ultima moda, avete fatto lunghe fila per sottoporvi al taglio di capelli tanto agognato o che indossate le classiche, intramontabili, tradizionali mutande rosse portafortuna.
Fido e Felix, Micio e Bau – qualsiasi sia il loro nome – capiscono solo che, all’improvviso qualcosa esplode con un fragoroso rumore che li terrorizza. Molti cani, se si trovano in giardino, fuggono, cadono dai piani alti delle case, e se legati, rischiano di finire vittime della catena, ferendosi o strozzandosi, nel tentativo di sfuggire al rumore, di correre al riparo.
La paura è deleteria e può far danni seri. Meglio usare un po’ di buon senso. Se il cane vive abitualmente all’esterno della casa, nella notte di capodanno, è preferibile farlo accomodare tra le mura domestiche per risparmiargli rumori vari dovuti ai botti, coccolarlo e calmarlo in modo che lui non si agiti troppo.
L’agitazione, per certi animali malati, cardiopatici o anziani, può rappresentare il primo passo verso la tomba! In casi estremi, se proprio tali suggerimenti non sono sufficienti, è bene rivolgersi al veterinario di fiducia che potrà valutare se somministrare all’animale un calmante, un sedativo, ma mai applicare il “fai da te”.
Detto questo, che siate bipedi, quadrupedi, dotati di branchie o altro, buone feste a tutti!