Molti proprietari di cani, spesso rinunciano ad una bella cenetta fuori casa, magari per festeggiare qualche evento particolare, nel timore che il proprio cane, grande o piccolo che sia, non possa partecipare alla serata. Se proprio non si può lasciare Fido a casa, a volte, diventa difficile portarlo in un ristorante, un locale pubblico e non si sa quale comportamento assumere nel caso che il ristoratore, indicando l’animale, ci dica “no, lui non può entrare”.In Italia, a livello normativo statale non esiste alcun divieto di ingresso dei cani nei pubblici esercizi, salvo quelli in cui si producono alimenti (art.83, lettera d del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954 n.320).
Secondo il decreto presidenziale, gli animali dovrebbero poter accedere a qualunque luogo pubblico o pubblico esercizio, salvo che non sia segnalato il divieto, con apposito cartello, all’esterno del locale e a cui deve corrispondere un certificato amministrativo rilasciato all’esercente dal comune, quindi se, fuori dal ristorane c’è il cartello “io non posso entrare” riferito al cane, il gestore potrebbe non essere così felice di vedervi arrivare con un guinzaglio in mano.
La materia è regolata a livello locale dai sindaci che, di norma, emanano ordinanze o adottano regolamenti specifici, pertanto, per essere sicuri del comportamento corretto da tenere ed evitare fastidi, anche a Fido, meglio fare una capatina negli uffici comunali del proprio comune di residenza.
Certo, se si vuole andare a cena in un altro comune, la cosa può diventare complicata e passare in rassegna tutti gli uffici pubblici è arduo!
Ad ogni modo, fino ad oggi molti comuni hanno già provveduto a disciplinare la gestione dei cani in luoghi pubblici e molti altri sono in procinto di farlo.
Il Ministero del Turismo ha siglato un accordo con l’associazione nazionale comuni italiani proprio per promuovere iniziative specifiche per diffondere il progetto “Welcome turisti a 4 zampe” e consentire l’accesso libero degli animali in tutti i luoghi pubblici, aperti al pubblico e nei pubblici esercizi, aree verdi e spazi pedonali animal friendly.
Ma tale progetto non resta isolato, nell’estremo sud del Piemonte, in val Borbera e Spinti, un gruppo di albergatori e ristoratori portano avanti l’iniziativa “6Zampe” per attirare turisti a due piedi e turisti a 4 (e più) zampe. 2o strutture ricettive della valle garantiscono accoglienza ai loro clienti e agli animali di questi offrendo ospitalità, ciotoline e anche pensioni per animali per chi, invece di viaggiare con la propria bestiola, deve lasciarla in custodia a qualcuno durante la propria assenza.
Naturalmente la cena in compagnia di Fido non deve rappresentare un disagio per altri avventori, amanti o non degli animali. Il cane, infatti, deve essere educato alla vita sociale, comportarsi senza infastidire le persone e non abbaiare per tutta la serata. Meglio ancora quando i cani di piccola taglia, si recano al ristorante con i loro amici bipedi all’interno di borse da trasporto e restano lì, in silenzio e tranquillità, non solo senza disturbare nessuno, ma a volte senza nemmeno essere notati!