Dalle feci del piccolo zibetto asiatico si produce il caffè più costoso del mondo, ma il primato è conteso dall’elefante che defeca chicchi tostati

ZibettoNero, bollente, fumante, amaro e apprezzato da molti popoli, quello italiano compreso. E’ il caffè che, ormai è decretato bevanda nazionale e le cui origini si perdono quasi nella notte dei tempi. Ogni Paese ha le sue abitudini degustative, ma senza ombra di dubbio quello più costoso, unico nel suo genere, è il caffè proveniente dalle feci animali! Ebbene si. Gli escrementi di un particolare animaletto, dal muso simpatico, diventano gustosa bevanda da sorseggiare al tavolino di un bar! Lo zibetto asiatico, che vive nella foresta asiatica, evacua il caffè più costoso e, secondo alcuni più buono, del mondo. Sul gusto non si sa, ma sul costo è ben noto che sia un vezzo molto caro. Caffè zibetto asiaticoIn pratica, lo zibetto, tramite la sua dieta alimentare, ingerisce bacche che, una volta defecate, vengono raccolte da sapiente mani (mi auguro dotate di guanti), elaborate e tostate. Da questo procedimento si ottiene la polvere di un caffè il cui costo ammonta a 600 euro, circa al chilo, più o meno 7 euro a tazzina. Il sapore, oltre che di caffè, è simile al caramello. Gli animalisti fanno fronte comune nella difesa di tale animaletto che, a causa del ricco mercato, rischia lo sfruttamento. La miscela di caffè è, infatti, pregiatissima e molto richiesta.

Alcuni ricercatori stanno lavorando per riprodurre il caffè in laboratorio unendo una serie di miscele in modo da ricreare il medesimo sapore. Ciò rappresenterebbe un vantaggio per tutti: da un lato, il caffè sarebbe meno raro e, dall’altro e più importante, il povero zibetto sarebbe libero di defecare ovunque, senza doversi preoccupare di vedesi portar via la sua… cacca!

A “salvare” le feci del piccolo zibetto potrebbe essere anche il più grande e imponente compagno di caffeina, ovvero l’elefante. Pare, infatti, che un imprenditore canadese, in collaborazione con colleghi tailandesi, stia perfezionando una nuova miscela, derivata dagli escrementi dell’elefante. Sempre attraverso il cibo, il pachiderma, “concede” alla natura le sue feci nelle quali sono presenti i semi del caffè, proposti come pasto. Ingeriti ed espulsi già tostati. Anche in tal caso, vengono lavorati e diventano caffè. E anche in tal caso, una tazzina del suddetto costa uno sproposito, oltre mille dollari al kg!