Ognuno conosce i propri polli! è un modo di dire diffuso che si riferisce alla conoscenza di una persona, ma in questo caso anche del proprio gatto. Notare i suoi umori, comportamenti, abitudini è molto importante, soprattutto per capire se e quando sta male. Il gatto, diversamente da altri animali, cela il proprio malessere, pertanto non sempre è di facile individuazione da parte del padrone. A venirci incontro è una donna. Mary Fuller, veterinaria, che ha spiegato all’Huffington Post, blog statunitense, l’importanza di prestare attenzione ai cambiamenti di comportamento del proprio amico felino. Essendo animali abitudinari, i gatti tendono a ripetere le stesse azioni, spesso anche durante gli stessi orari del giorno o della notte, ma se mutano, allora, forse qualcosa non va per il verso giusto. Ad esempio, se il micio smette di saltare, può voler dire che le zampe, gli arti, gli provocano dolore, magari a causa di artitre. Ecco alcune indicazioni, una sorta di decalogo suggerito da Fuller:
1. I gatti si lavano molto spesso. Se smettono di curare la propria igiene personale, probabilmente c’è qualcosa che non va;
2. Sono animali molto attivi, anche quelli sedentari e da appartamento hanno i loro momenti in cui si sfogano saltando da una parte all’altra della casa, se questo non accade più potrebbe esserci un problema di salute;
3. Se il proprio gatto smette di fare le fusa e tende a stare in disparte, è possibile che non sia a suo agio per una questione di salute;
4. L’istinto naturale porta i gatti a nascondersi in caso di malattia. Se si nota che il proprio micio passa troppo tempo sotto un mobile senza cercare le coccole, sarebbe meglio protarlo dal medico per un consulto;
5. Scarso appetito e perdita di peso potrebbero essere altri segnali d’allarme;
6. L’aggressività in risposta ad un tentativo di carezza è un altro atteggiamento che può significare malessere;
7. Sempre per questioni igieniche e abitudinarie, notare che il gatto fa i suoi bisogni fuori dalla lettiera dovrebbe farci pensare che sia indisposto;
8. Miagolii particolari, vocalizzi notturni e altri rumori che il gatto non emetteva in precedenza possono essere tentativi di comunicare dolore;
9. Se si notano affanno o battito cardiaco eccessivamente veloce conviene portare l’animale dal veterinario;
10. Infine, le pupille dilatate sono un ultimo segnale che sarebbe meglio cogliere per accorgersi della malattia del proprio gatto.