Approvando una deliberazione presentata dall’assessorato alle Politiche sociali l’esecutivo di Palazzo Civico ha dato il via libera a un progetto finalizzato a coinvolgere e realizzare sinergie tra le tante realtà cittadine – dai servizi sociali della Città di Torino a quelli sanitari delle Asl, dalle associazioni di volontariato alle organizzazioni del privato sociale – che, a vario titolo, si occupano di perseguire, attraverso la relazione con gli animali domestici, obiettivi di salute, benessere e qualità della vita di anziani, disabili, persone malate o di chi, come i senza dimora, vivono una condizione di fragilità sociale.
Nello specifico, il progetto prevede la creazione di un Polo cittadino della “relazione con gli animali domestici“, che avrà sede nel complesso di corso Unione Sovietica 220, dove associazioni di volontariato e onlus potranno svolgere, in collaborazione con la Città e con le aziende sanitarie cittadine, attività di informazione, orientamento, counselling, interventi terapeutici, sostegno alle fragilità e azioni di sensibilizzazione e promozione del volontariato.
Che la compagnia di un cane o di un altro animale possa aiutare a stare meglio, superare momenti di difficoltà e, in alcuni casi, contribuire a guarire patologie fortemente invalidanti, è ormai fuori discussione. Qualche ora passata in compagnia di un animale domestico può in effetti risultare un’eccellente medicina nella riabilitazione di bambini e adulti con problemi neurologici e motori, conseguenza di incidenti, gravi patologie o disabilità. Conosciuta con il nome di “pet therapy”, attraverso lo svolgimento di esercizi, il contatto fisico o più semplicemente il gioco con un animale, questa modalità di cura suscita emozioni intense e desiderio di interazione con l’ambiente circostante, “con benefici effetti per le persone coinvolte in termini affettivo-emozionali, sensoriale-motori e psicologici e con un miglioramento della qualità di vita delle persone” – come spiega Miriam Borra, psicoterapeuta, pet therapist e presidente di UAM – Umanimalmente, l’associazione che ha già risposto positivamente all’invito a lavorare in rete, avviando la progettazione di nuovi interventi in partnership con la sezione torinese della Croce Rossa Italiana.
La relazione con un amico a quattro zampe può aiutare inoltre a combattere il disagio sociale. Per questo motivo i servizi sociali del Comune, insieme ad associazioni come Croce Rossa e Homeless not Dogless, stanno sperimentando modalità di coinvolgimento di animali domestici nei percorsi di formazione e inclusione destinati ai senza dimora. E’ il caso, solo per fare un esempio, delle accoglienze notturne gestite dalla Città, dove gli ospiti possono già portare con sé il proprio animale da compagnia.