Zooerastia, ovvero fare sesso con animali. In molti Paesi d’Europa, e non solo, è vietato, o non contemplato – ed è inquietante che debba esserlo – ma ora in Germania, dove questa pratica è diffusa e legale dal 1969, il Governo discute di vietarla. Peccato, però che i “praticanti” della zooerastia, che secondo stime sarebbero 100 mila, insorgono. Loro!
La zooerastia, nel caso dell’esempio tedesco, è punibile solo se l’animale che subisce l’atto sessuale resta ferito o muore. Dagli anni Sessanta ad oggi, sempre più gruppi animalisti stanno facendo pressione affinché il Governo bandisca la pratica, considerata da molti pura perversione e maltrattamento animale.
Hans-Michael Goldmann, presidente del commissione Agricoltura del Bundestag, parlamento tedesco, dichiara di voler mettere fuori legge: “per le attività sessuali personali o la prestazione a terzi per attività sessuali che costringe gli animali stessi a comportarsi in modi non appropriati alla loro specie”. In futuro, avere rapporti sessuali con un animale vorrà dire commettere un reato punibile con una multa fino a 25mila euro, al di la’ delle conseguenze, evidenti, sulla salute dell’animale.
Gli zooerasti tedeschi promettono lotta, ricorsi e tutto quanto si possa minacciare per evitare che la loro “attività” diventi illegale. Inoltre, sostengono che, non solo fare sesso con gli animale, ad esempio con il proprio cane di casa, non è umiliante per loro, ma al cane fa anche piacere perché esprime, in maniera chiara, il proprio consenso o meno!
Oggi gli animali più comuni con cui fare sesso sono, proprio i cani, diversamente dal passato dove si prediligevano mucche, cavalli, pecore, capre e maiali. Gli zooerasti, dal canto loro, criticano gli allevatori del posto che castrano i maialini, marchiano i cavalli, fanno eiaculare forzatamente gli animali, legano le cavalle per costringerle a farsi montare dagli stalloni.
Società evoluta quella umana?