Cesar Millan sta per approdare in Italia. E’ il volto della trasmissione televisiva “Dog Whisperer”, ovvero cani disperati, in onda sul canale satellitare di Sky National Geographic e sul digitale terrestre Cielo. Nelle varie puntate insegna ad alcuni infelici proprietari di quattro zampe ad educare il loro animale domestico, magari troppo vivace o disobbediente, un po’ aggressivo. Insomma, chi più ne ha, più ne metta. Il conduttore riscuote molto successo, sia in America, sia in Italia. Il programma ha ricevuto anche alcune nomination al Premio Emmy e vanta un vasto seguito di aficionados. Frnisce consigli sulla cura e l’educazione dei cani. Ma non a tutti piace. Alcune associazioni animaliste, infatti, lanciano l’allarme e invitano centri cinofili, canili, altre associazioni, gruppi animalisti, etc. a non collaborare con lui diffidando dei suoi metodi, soprattutto quelli inerenti l’uso del collare elettronico. Oipa, Enpa, Lav, Lega nazionale per la difesa del cane e Leidaa, a nome della “federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente” tentano di boicottare lo “pseudo addestratore” – definizione usata nel comunicato stampa ufficiale della federazione – ritenendo che adotti tecniche coercitive. Nel frattempo, però insorge il popolo dei social network, soprattutto quello di facebook che, invece fa il tipo per l’addestratore difendendolo a spada tratta. E non basta. Millan ha anche un suo fan club in Italia.
Insomma, un’Italia divisa dal… pelo canino! Gli autori di Dog Whisperer operano anche ospitando, in trasmissione, i cani dei canili e, secondo lo staff di Milan, è utile per offrire all’animale una possibilità di adozione, una volta che il pet in questione, dal difficile carattere, sia rieducato e adatto alla vita in famiglia.
Si legge nel comunicato: “Millan si rapporta al cane come se fosse una macchina da domare con la quale il proprietario non ha nessun ruolo relazionale. Negare l’esistenza della cognizione animale ed utilizzare un metodo basato sulla punizione positiva (forza fisica) nega tutto ciò che negli ultimi anni è stato scoperto grazie a studi scientifici, veterinari ed etologici sul cane e sul lupo. Tali metodi sono quindi assolutamente privi di ogni base scientifica e molto pericolosi per il benessere dei cani, ma anche per la sicurezza delle persone. Il grave stato di prostrazione psicologica e fisica in cui versa la maggior parte dei cani protagonisti loro malgrado degli episodi di Dog Whisperer è dannoso per cani di proprietà, ma sarebbe devastante per cani di canile, spesso reduci da situazioni di maltrattamento o interessati da problemi comportamentali”.
Millan, messicano naturalizzato americano, oltre ad essere un personaggio noto al grande pubblico, è uno scrittore di best seller, sempre in ambito animalesco. Ha iniziato la sua carriera come addetto alla toelettatura, poi è passato ad Hollywood in uno dei più importanti centri di addestramento canino e, poco alla volta, grazie a persone facoltose conosciute nella sua vita per ragioni professionali, nel 2007 ha fondato la sua associazione no-profit, la Millan Foundation, la cui missione è la riabilitazione e il soccorso di cani abbandonati e maltrattati.