Torniamo a parlare di un argomento che, a quanto pare, suscita curiosità: riutilizzare le ceneri dei nostri pet per averli sempre accanto! Inquietante e anche bizzarro, sotto molti versi. Che ognuno elabori il lutto, qualsiasi esso sia, a modo proprio è naturale, comprensibile e alcuni metodi possono far discutere sebbene il dolore vada rispettato sempre. In Usa, molto spesso patria di stravaganze, è di moda trasformare le ceneri dei propri animali, molto amati in vita, in accessori moda da indossare e sfoggiare. Che dire, se del maiale non si butta via niente, nemmeno di cani, gatti, cavalli e pennuti… Mescolate con altre sostanze, come il borosilicato, composto vitreo, le ceneri assumono forme originali e varie, praticamente uniche perché non sempre si riesce a “pilotare” la forma del gioiello durante la lavorazione. Ciondoli, orecchini, bracciali, portachiavi, anelli, fermagli per capelli, insomma ad ognuno il suo! In caso di cenere-diamante sintetico, l’evoluzione della prima nel secondo avviene tramite un processo chimico con l’ausilio dell’azoto per ottenere il carbonio, dopodiché si stabilisce la forma della gemma, mentre la lucentezza dipende dal dna del defunto animale. Ovviamente, l’intero procedimento è documentato e certificato. La legge italiana, per quanto concerne gli animali, consente di conservare una parte delle ceneri da cremazione e alcune società funerarie del Bel Paese stanno offrendo una gamma di servizi a misura di pet che va dalla bara all’urna cineraria, in legno o cartone rinforzato, e non mancano le etichette con il nome del caro estinto da applicare sulla bara e i manifesti funebri da affiggere per le strade. Insomma, c’è un vero e proprio mercato che si occupa di sepoltura e annessi e connessi riguardo i 4 zampe, principalmente cani e gatti.
C’è anche chi, più semplicemente, preferisce conservare una piccola foto di Fido o Felix, una miniatura, in un pendente portariratto da portare al collo oppure spargere le ceneri in qualche luogo, ma distante dai centri abitati, nel rispetto dell’art. 130/01 art.3, comma 1, lettera C. E ancora, c’è chi si fa realizzare un gioiello con i peli della bestiola, arrotolati attorno ad una sorta di girocollo. Eccessivo? Forse, ma all’amor non si comanda!