Studenti che aprono start up, l’Università Cattolica li aiuta

In via San Vittore 43 a Milano si è inaugurato ieri lo spazio dedicato alle nuove imprese aperte dagli studenti dell’Università Cattolica. Sono già quattro le squadre composte di studenti, docenti e imprese al lavoro nel Contamination Lab (ConLab), come è stato chiamato lo spazio di co-working realizzato grazie a Ilab, il centro per l’innovazione e lo sviluppo dell’ateneo. Provengono da diverse facoltà e origini – il centro si caratterizza per la sua interdisciplinarietà – e hanno a disposizione uffici per sviluppare il loro progetto di impresa, tutoraggio e formazione sull’imprenditoria e percorsi di sviluppo personalizzati sulla base dei progetti.
I team sono stati selezionati con una call for ideas a cui hanno partecipato oltre 80 studenti con 21 progetti. Le quattro start up che iniziano sono Hego, community per sportivi amatoriali, Upconscious sul design Made in Italy in chiave di responsabilità sociale, Alesco per prodotti alimentare per allergici e UniCorner per permettere agli studenti di monetizzare le loro capacità. Al primo bando hanno partecipato più di ottanta universitari, con 21 idee e il secondo sarà aperto nelle prossime settimane per l’avvicendamento.  Le squadre vincitrici possono infatti rimanere a ConLab sei mesi, estensibili fino a 12.
«Offriamo un vantaggio competitivo agli studenti che possono creare una start up potendo contare su uno spazio fisico dove lavorare, su un programma di formazione, su una rete di esperti anche esterni all’ateneo», ha spiegato Federico Rajola, direttore di Ilab. «Ci sarà una collaborazione con progetti come Dr. Start Upper e Start Cup Lombardia e con Camera di Commercio e Assolombarda, che sono anche nella commissione incaricata di valutare le proposte».
Essere selezionati è doppiamente incoraggiante, quindi: si ottiene una valutazione positiva qualificata e qualificante e si accede per sei mesi ad un percorso di accompagnamento e crescita.