Regali solidali si cambia. Se comprare online è semplice e veloce, si risparmiano energie e spesso anche quattrini, perchè non farlo anche per la beneficenza natalizia? E’ la nuova frontiera del regalo solidale e della raccolta fondi natalizia. Secondo l’Osservatorio eCommerce del Politecnico di Milano, nel 2015 gli acquisti online in Italia aumenteranno del 16 per cento rispetto al 2014 per raggiungere complessivamente i 16,6 miliardi di euro, 2,2 miliardi più dell’anno scorso. Se anche una piccola porzione natalizia di questi acquisti venisse destinata al non profit sarebbe una bella cosa… Ecco quindi che il Terzo settore si organizza.
Sono tre le possibilità di acquistare solidale online più dirette ed efficaci.
Primo: molte associazioni e organizzazioni vendono direttamente sui propri siti web – gioielli, oggetti, borse, enogastronomia. Quindi se siete vicini ad una causa specifica – ambiente, bambini, arte, disabilità, carcere – o se seguite un’associazione che conoscete e apprezzate sul loro sito potreste trovare beni prodotti dai beneficiati oppure donati a prezzo di favore da terzi (imprese, commercianti). Per esempio Cesvi, Amref, Unicef.
Secondo: vi sono portali che fanno della produzione e vendita solidale uno dei fondamenti del loro business. Tutto l’anno ma a maggior ragione in periodo natalizio. Sono per lo più stranieri, come Society B, Servv, ONE, affiancati da alcuni italiani in crescita come Altraqualità e Bottega solidale.
Vi sono infine molti store online “generalisti” che ospitano negozi solidali o devolvono parte dell’introito a favore di uno scopo benefico. Si tratta dei portali più famosi, spinti prevalentemente da motivazioni di responsabilità sociale.
Continuano, con sorti alterne, i gloriosi negozi solidali del mondo reale. A Torino, tra i più frequentati e completi Marte, il negozio dei prodotti del carcere, in via delle Orfano 24D, il negozio di Paideia presso la sede di piazza Solferino 9, il mercatino UGI in corso Regina Margherita 55.
Da registrare che, tanto più con l’acquisto online, cambia il comportamento dell’acquirente. A dettare la scelta del regalo è sempre più spesso la buona causa che si intende sostenere: il regalo diventa così una piccola dichiarazione di impegno civile e una promozione spontanea ed elegante presso per chi lo riceverà.
Nella foto un dipinto di G. Pandiani raffigurante San Vincenzo de’ Paoli (1858-1860). Una delle attività classiche della San Vincenzo è stata la vendita per beneficenza, a cui molto è dovuto per i fondi raccolti in passato a favore dei poveri e di cui i negozi solidali online sono l’evoluzione attuale.