E’ nata ieri a Roma la Social Impact Agenda per l’Italia che si prefigge il compito di rafforzare l’imprenditorialità sociale orientando e sviluppando gli investimenti ad impatto sociale e diffondendo la conoscenza su questi temi nel nostro paese. «C’è un movimento», spiega Giovanna Melandri, presidente dell’associazione, «composto da soggetti del terzo settore, della finanza e dell’impresa, che crede in un differente modello di sviluppo per offrire risposte a vecchi e nuovi bisogni, molti dei quali rimangono purtroppo insoddisfatti, pensiamo alla salute, alle disabilità, alla conciliazione vita-lavoro alle nuove forme dell’abitare, all’esclusione sociale. Senza dimenticare l’esistenza di settori che si prestano a questa ibridazione tra modelli d’impresa, comunità locali e impatto sociale: ad esempio la valorizzazione del patrimonio culturale, la gestione collaborativa dei beni comuni e le piattaforme di sharing economy. Comparti strategici per il rilancio sociale, culturale e economico del nostro Paese».
L’ente nasce con l’obiettivo di raccogliere l’esperienza dell’Advisory Board italiano (ADB) della Social Impact Investment Taskforce (SIIT) promossa durante la Presidenza britannica del G8 nel 2013. I soci fondatori sono l’ABI, Confcooperative Federsolidarietà, CGM Consorzio Gino Mattarelli, Etimos Foundation, Federcasse, Fondazione Opes, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Human Foundation, Vita e UBI Banca.
“Uno dei punti di attenzione sarà senz’altro la riforma del Terzo settore e in particolare l’articolo 6, quello sulla nuova impresa sociale, oltre naturalmente alla possibilità di accedere ai fondi europei del Fei e quelli messi direttamente in campo dalla Commissione Juncker», ha aggiunto la presidente Melandri.
Vicepresidente dell’associazione è Massimo Lapucci, segretario generale della Fondazione CRT di cui Sviluppo e Crescita CRT è parte.