Si chiama baratto amministrativo e a gennaio l’amministrazione civica di Milano inizierà la sperimentazione. Chi ha un arretrato da pagare potrà impegnarsi nella manutenzione di strade e giardini pubblici, nel supporto agli anziani, nella raccolta rifiuti o altre attività utili ai concittadini.
Il tavolo che studia il progetto valuterà quali attività si potranno svolgere e la quantificazione del valore delle ore necessarie ad estinguere il proprio debito.
Il cittadino moroso, che sia per multe, servizi, tributi, ma anche affitti e mense scolastiche, potrà decidere se utilizzare il baratto e in quali ambiti svolgere l’attività compensatoria.
Questi i vantaggi: il comune recupera il suo credito senza contenziosi dai tempi lunghi e dagli esiti incerti, offrendo un servizio che le tristi casse cittadine non potrebbero più sostenere; il cittadino può onorare il suo debito senza subire provvedimenti punitivi che arrivano, in certi casi, fino al pignoramento.
Attenzione però, la misura è destinata solo ai morosi “incolpevoli” cioè a chi ha un reddito annuo inferiore ai 21 mila euro.
Speriamo che anche il Piemonte e la Città di Torino decidano presto di copiare l’idea e realizzarla anche da noi, magari con l’aiuto della Compagnia di San Paolo, sempre pronta alla sperimentazione, o della Fondazione CRT, già attiva sul fronte antiusura. È una delle possibilità concesse dal decreto Sblocca-Italia.