Ecco un mondo che si sta aprendo anche da noi e che offre molte opportunità per chi vuole sposare business,finanziario in questo caso, e sociale: mette d’accordo investitori e cittadini, due categorie spesso considerate lontane, generando per entrambi valore – e soddisfazioni.
Anche in Italia si sente parlare sempre più spesso di Impact investment. Che cosa è? E perchè dovrebbe interessarci? Si tratta di quegli investimenti di capitali realizzati da società, organizzazioni, fondi e anche individui che hanno l’obiettivo di generare un impatto sociale e ambientale, oltre che un ritorno finanziario. Sono caratterizzati dalla volontà e dalla consapevolezza di intervenire a sostegno di settori difficili e di persone svantaggiate come, per citarne alcuni, l’agricoltura sostenibile, il housing sociale, l’accessibilità alle cure sanitarie, le tecnologie pulite, l’inserimento lavorativo, insomma tutto quanto aiuta a migliorare la situazione sociale e ampliare l’accessibilità dei servizi nel proprio paese o in paesi emergenti.
I ritorni attesi possono essere inferiori o a più lungo termine – infatti vengono talvolta definiti capitali “pazienti” – a quelli che, a parità di importo investito, sarebbero previsti in condizioni di mercato, proprio perchè compensati dall’impatto sociale dell’investimento. Non sempre però. A volte è possibile investire a condizioni di mercato, con le stesse possibilità di rischio, e di conseguenza le stesse possibilità di remunerazione.
Fondamentale per lo sviluppo dell’Impact investing è definire i criteri di misurazione dell’impatto sociale generato dall’investimento. Devono essere il più possibile rigorosi, vicini alle valutazioni applicate alle performance finanziarie, per convincere gli investitori e definirne le aspettative, confrontandole poi con oggettività rispetto ai risultati. Criteri quantitativi come per esempio il numero di beneficiari, l’aumento dei servizi erogati, dei posti di lavoro creati, la capacità di attrarre ulteriori capitali per far crescere l’impresa, non sono solo espressione di affidabilità e trasparenza, ma una straordinaria leva per convincere e soddisfare gli investitori, così come tutti gli interessati, come istituzioni locali, gruppi di interesse, organizzazioni di settore, operatori professionali, media, opinione pubblica.
Questi investimenti prevedono un regolare ritorno sul capitale investito e questo li differenzia dai contributi e dai grant concessi dalle fondazioni, che invece non prevedono ritorni (come gli investimenti), nè restituzioni (come i finanziamenti). In Italia, sono parte dell’Impact investing gli investimenti mission-related delle fondazioni di origine bancaria cioè quegli investimenti che compensano un rendimento minore o a più lungo termine con il beneficio sociale apportato dal capitale investito a cause coerenti con la loro missione statutaria e spesso già sostenute con l’attività programmatica di granting. Per esempio il social housing, dove a fronte di un ritorno sull’investimento minore rispetto alle condizioni di mercato si offrono soluzioni abitative a persone e famiglie svantaggiate o in temporanea difficoltà abitativa.
14 settembre 2015