Tag: non vedenti
A rischio i buoni taxi per i ciechi torinesi
Quando, all’inizio degli anni ’90, il comune di Torino estese ai ciechi assoluti il servizio di buoni taxi inizialmente previsto solo per i disabili motori, la decisione aveva il sapore di una conquista storica. Finalmente arrivava una risposta pratica, pensata per chi non poteva prendere autonomamente i mezzi pubblici. In vent’anni di ‘onorato servizio’ i buoni taxi hanno permesso a tanti ciechi torinesi di raggiungere con tranquillità il luogo di lavoro e di studio, di girare la città senza rischi, di avere una vita sociale. Ma ora i tempi sono cambiati e lo stesso Comune che a suo tempo fu all’avanguardia nell’innovazione rischia di fare una pericolosa marcia indietro. Leggi tutto “A rischio i buoni taxi per i ciechi torinesi”
Un decoder per ciechi: anche così si vince il digital divide
Ormai lo sappiamo: siamo immersi fino al collo nell’era digitale. Nel 2012 in tutta Italia si completa il cosiddetto ‘switch off’, cioè quel processo che manda definitivamente in pensione il segnale analogico e con lui i vecchi televisori. Il Piemonte è stata una delle prime regioni a sperimentare la conversione al digitale: un passaggio all’inizio tutt’altro che indolore (per giorni varie aree della regione sono rimaste senza tv), ma ormai metabolizzato. Il decoder, un po’ come il pc o il cellulare, è diventato un oggetto chiave per accedere al mondo dell’informazione. E come tutte le novità ha la sua doppia faccia: per chi riesce ad adeguarsi è un’occasione, ma per chi rimane indietro rischia di diventare una barriera. Usare un decoder può essere molto complicato o addirittura impossibile per un disabile visivo. Da qui l’idea dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, che sta studiando un modello accessibile. Leggi tutto “Un decoder per ciechi: anche così si vince il digital divide”
Libri per ipovedenti realizzati in carcere: l’ultima sfida dell’Apri
Non solo borse, caffè, cioccolata. Presto i detenuti delle Vallette di Torino potrebbero essere coinvolti anche nella realizzazione di libri tattili e ingranditi per persone con disabilità visiva. E’ l’ultima proposta dell’A.p.r.i. (Associazione piemontese retinopatici e ipovedenti).
Nei giorni scorsi Marco Bongi e Pericle Farris, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione, hanno incontrato il direttore del carcere, Pietro Buffa, che ha espresso interesse per il progetto. A breve ci saranno nuovi incontri, per definire i dettagli e capire come procedere.
Le prospettive sono incoraggianti. Infatti un progetto pilota, già realizzato in collaborazione con l’A.p.r.i, esiste nel carcere di Ivrea e a quanto pare sta dando buoni risultati. Per questo, fa notare l’associazione, sarebbe bello estendere l’esperienza anche alla realtà torinese. Non solo: negli anni passati una fruttuosa collaborazione tra i detenuti del penitenziario di Opera (Milano) e l’istituto per ciechi Cavazza di Bologna, ha portato alla produzione di una collana di libri digitali. In questo modo centinaia di non vedenti e ipovedenti hanno avuto accesso a contenuti altrimenti off limits.