Lunedì 6 ottobre la sezione torinese UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) scende in piazza per difendere il diritto alla mobilità accessibile, gravemente minacciato dai tagli dell’amministrazione comunale. Torino, che per decenni ha consentito alle persone cieche di spostarsi in autonomia e sicurezza, diventando un modello a livello nazionale, negli ultimi tempi ha fatto un brusco salto all’indietro. Nel 2012 infatti è stata approvata una delibera che ha drasticamente cambiato il servizio di buoni taxi per ciechi, riducendo il numero di buoni erogati e vincolandone la concessione alle fasce di reddito ISE. I criteri di applicazione non sono equi e a farne le spese sono soprattutto i ciechi lavoratori, costretti a spendere gran parte del loro stipendio, fino a 600 Euro mensili, per raggiungere il posto di lavoro. Una situazione paradossale, che disincentiva l’inserimento occupazionale dei disabili visivi. Leggi tutto “Lunedì 6 ottobre l’unione italiana ciechi si mobilita per il diritto alla mobilità”
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Buoni taxi vincolati al reddito: i disabili insorgono
Finora se ne parlava come di un rischio, ma ora pare stia diventando realtà. L’assessore ai trasporti di Torino, Claudio Lubatti, ha comunicato la decisione di vincolare l’erogazione dei buoni taxi per i disabili al reddito familiare Ise/Isee, con una minima compartecipazione da parte del Comune. Le associazioni di categoria insorgono, denunciando una palese violazione del diritto alla mobilità.
Tra gli enti capofila nella battaglia contro il nuovo sistema di erogazione c’è l’Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) piemontese. In questi giorni l’associazione ha scritto una lettera al sindaco Piero Fassino, chiedendo un suo intervento per risolvere il problema. E se fino a qualche settimana fa i toni erano allarmati, ma concilianti, ora la protesta si fa serrata, dura e senza mezzi termini. “Nel piano del Trasporto Pubblico Locale evidentemente non c’è più posto per i disabili” si legge nella lettera. Secondo Enzo Tomatis, presidente regionale Uici, la situazione che si prospetta avrebbe come unico risultato “emarginare i ciechi assoluti e i disabili motori gravi, facendoli ripiombare agli anni Settanta”. Leggi tutto “Buoni taxi vincolati al reddito: i disabili insorgono”