Tra i beni artistici e ambientali (una cinquantina in tutto) che il Fai mette a disposizione del pubblico nella Giornata di primavera, più di 20 sono accessibili alle persone disabili. E’ un ottimo segnale, che fa sperare e promette bene. Se è vero che spesso la vita quotidiana pone ai disabili problemi molto concreti (muoversi autonomamente in città, tra ostacoli e barriere architettoniche per molti resta un miraggio) è altrettanto vero che non si può sempre confinare la cultura tra i beni di lusso. Esiste in ogni persona un bisogno di bellezza, di crescita spirituale: l’arte non è un capriccio da intellettuali, ma è uno strumento che ci aiuta a essere più armonici, più riflessivi, più completi. In una parola: più uomini. L’enorme patrimonio ambientale, artistico e culturale di cui l’Italia dispone dovrebbe poter essere disponibile per tutti. Quindi ben venga, in questo senso, l’attenzione che il Fai rivolge ai disabili. L’augurio è che nel tempo il numero di luoghi accessibili possa aumentare, tenendo conto che, trattandosi di beni storici, spesso sottoposti al vincolo delle Sovrintendenze, realizzare accessi ad hoc non sempre è possibile.
Nell’elenco dei beni piemontesi visitabili grazie al Fai, durante la Giornata di Primavera, quelli accessibili sono contrassegnati da un asterisco: http://www.giornatafai.it/Piemonte.htm