Il Cuneese si scopre terra sensibile e attenta ai temi della disabilità. Fino al 25 marzo, grazie alla manifestazione Senza Muri, diversi comuni della Granda celebrano la Convenzione per i diritti delle persone con disabilità, una conquista storica approvata dall’Onu nel 2006 e ratificata dal Parlamento italiano nel 2009. Negli ultimi anni molti comuni italiani hanno voluto far propri i principi contenuti nella Convenzione: un recepimento simbolico carico di significati. Leggi tutto “Nel Cuneese la disabilità è “senza muri””
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Un giro del mondo in bici per sfidare la disabilità
“Penso che il limite più grande sia quello che ci imponiamo da soli. Ma quando lo superi arrivi a quello successivo, poi a quello dopo, poi ancora. E poi ti domandi: ma allora cosa altro sono in grado di fare?”. In sella alla sua bicicletta Dejan è un ciclone di energia. Si sa quando parte, ma nessuno (forse nemmeno lui) sa dire quando e dove si fermerà. La sua prima avventura è stata un viaggio in solitaria da Skopje (in Macedonia, sua terra natale) a Nizza. E ora sta compiendo il giro del mondo in bici. Leggi tutto “Un giro del mondo in bici per sfidare la disabilità”
“Quote bianche” per i disabili in politica? Mah…
Può sembrare una boutade, una provocazione, ma non lo è. Un gruppo di enti capitanati dal Modavi (Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano) invoca le “quote bianche”, cioè chiede che sia garantita per legge (con percentuali pari almeno al 5%) la presenza di persone disabili nelle liste elettorali e negli organi rappresentativi dello Stato.
Il comitato, cui aderiscono undici realtà, ha prodotto un manifesto in cui sintetizza la richiesta: “In Italia – scrivono le associazioni – vivono oltre 5 milioni di persone con diverse forme di handicap, e in Europa il numero dei disabili arriva almeno a 50 milioni”, un immenso popolo che “non ha rappresentanza nelle istituzioni, nei governi, nelle amministrazioni locali, nei consigli di amministrazione aziendale e negli enti pubblici, se non in modo casuale ed episodico”. Secondo i promotori è evidente la responsabilità del mondo della politica e delle istituzioni che “continuano ad emarginare e ad escludere i portatori di handicap dagli organi rappresentativi”. Un atteggiamento che non tiene conto della realtà: infatti “tra le persone con handicap ci sono anche professionisti, operai, impiegati, studenti che, pur se con fatica, cercano una completa integrazione sociale”. Leggi tutto ““Quote bianche” per i disabili in politica? Mah…”
Invalidità: da Torino una sentenza importante
Torniamo a occuparci di provvidenze economiche per le persone disabili, argomento sempre “caldo”, sempre attuale. Dal tribunale di Torino arriva una sentenza significativa, che “fa scuola” e soprattutto fa tirare un sospiro di sollievo alle tante persone costrette ogni giorno a destreggiarsi tra burocrazie farraginose e paradossi della giurisprudenza italica. Leggi tutto “Invalidità: da Torino una sentenza importante”
Un censimento senza disabili: assente dai moduli Istat qualunque riferimento al disagio fisico e psichico
“Nel censimento Istat manca qualunque riferimento alla presenza di persone disabili in famiglia. Ma come fanno i politici ad avere una fotografia così falsata dell’Italia?”. Parla Sabina Savagnone, presidente dell’Arpa (Associazione per la Ricerca sulle Psicosi e l’Autismo), intervenuta al Fand Day, una giornata di riflessione indetta a Roma dalla Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili.
Forse pochi ci hanno fatto caso: dai complicatissimi moduli del censimento la parola disabilità è praticamente bandita. Compare una sola volta, nel quesito relativo al “tipo di convivenza”: tra le opzioni disponibili c’è anche “istituti assistenziali per disabili fisici e psichici”. Nella guida alla compilazione la troviamo nella sezione lavoro, a proposito della “modalità 17”: “rientrano in questa categoria l’erogazione dei servizi per anziani e disabili”. In entrambi i casi i disabili sono citati solo in modo indiretto e tutt’al più come soggetti passivi destinatari di servizi. Non una parola sui disabili in quanto tali. Leggi tutto “Un censimento senza disabili: assente dai moduli Istat qualunque riferimento al disagio fisico e psichico”
Disabili: “No alla legge sulla Riforma Assistenziale”. Ieri la relazione a Montecitorio
Il Disegno di Legge Delega sulla Riforma Assistenziale, attualmente in discussione alla Commissione Affari Sociali della Camera, incassa un altro risoluto no dal mondo dei disabili. Ieri la Fand (Federazione delle Associazioni Nazionali dei Disabili), un organismo di cui fanno parte alcune realtà storiche come l’Unione Italiana Ciechi, l’Ente Nazionale Sordi e l’Associazione Mutilati e Invalidi Civili, ha presentato a Montecitorio una relazione che esprime totale disaccordo con la legge. Leggi tutto “Disabili: “No alla legge sulla Riforma Assistenziale”. Ieri la relazione a Montecitorio”
Ciao mondo – presentiamoci
Un blog sulla disabilità può essere pericoloso. A qualcuno potrebbe venire il dubbio che sia un modo per circoscrivere, limitare o peggio ghettizzare una realtà infinitamente complessa, cui non si può dare un nome solo. E’ vero: tutte le etichette sono pericolose. Non esistono i “disabili”. Prima di tutto esistono le persone. E le persone devono essere guardate nella loro interezza: il corpo, lo spirito, il cuore, i sogni, i pensieri, le idee, le passioni, i conflitti, gli ideali…
Ci sono persone che nella vita devono fare i conti con alcuni limiti fisici (a volte molto “pesanti”) e che, per convenzione, vengono chiamate “disabili” o “diversamente abili”. Questo piccolo spazio non pretende di essere esaustivo, di risolvere problemi o di andare come Don Chisciotte contro le storture del mondo. L’idea è, più semplicemente, quella di raccontare alcuni fatti e alcune storie di vita. Con semplicità, con onestà, con ironia e anche con un pizzico di esperienza personale.
Il titolo nasce da una considerazione. Chi convive con la disabilità o con la limitazione fisica, spesso si deve comportare come un pioniere, un apripista, un esploratore. Non deve aver paura del rischio e non deve fare troppo caso ai pregiudizi. Le strade ordinarie non sono affatto scontate. Bisogna inventarsi soluzioni personali, a volte molto faticose. Per lavorare, per mangiare, per affrontare i problemi, per costruirsi una vita di relazioni. Questa condizione può portare a guardare la realtà con uno sguardo diverso, entusiasta o arrabbiato, comunque mai banale.
Pionieri, dunque, ma silenziosi. Perché la disabilità di solito non fa molto rumore. I media hanno storie più “importanti” (si fa per dire) da raccontare. Silenziosi, dunque, perché spesso affrontano i loro limiti con grande dignità e senza fare schiamazzi. Ma silenziosi anche perché inascoltati.