Chi pensa che la limitazione della vista sia sinonimo di vita sedentaria e immobilità fisica farebbe bene a ricredersi, leggendo le iniziative proposte dalla sezione torinese dell’Unione Italiana Ciechi: sono in programma corsi di pattinaggio su ghiaccio e di karate per non vedenti e ipovedenti.
Quella dell’incontro tra cecità e sport è una storia appassionante, che conta ormai decine di esempi: ci sono velisti ciechi che sentono il vento e corridori che macinano fatica legati da una sottilissima cordicella al braccio del loro istruttore. Ci sono persone che tirano a canestro orientandosi con un segnale sonoro e perfino sciatori che assaporano il brivido della discesa, percorrendo le piste insieme a una guida. Ora il ventaglio delle possibilità si amplia.
Pur nella loro diversità, pattinaggio e karate richiedono un’ottima consapevolezza corporea, coordinazione e disciplina del movimento, tutte caratteristiche che non sono affatto precluse alle persone non vedenti o ipovedenti. Naturalmente bisognerà studiare delle strategie ad hoc e in questo diventa fondamentale il ruolo degli insegnanti, che coraggiosamente hanno accettato e qualche volta lanciato la sfida, mettendo in gioco la loro professionalità e la loro passione. Le lezioni di pattinaggio si terranno al Pala Velodromo di corso Casale, mentre gli aspiranti karate kid si ritroveranno in un centro sportivo in via Plava.