Pionieri News del 14 febbraio 2012 – versione testuale
ETERNIT: CONDANNA A 16 ANNI PER GLI IMPUTATI. UNA SENTENZA CHE FARA’ STORIA
UNIONCAMERE E CONFINDUSTRIA FOTOGRAFANO UN PIEMONTE IN RECESSIONE
PENDOLARI: A BIELLA NASCE UN TAVOLO PER MIGLIORARE IL TRASPORTO FERROVIARIO
DISABILITA’: SI DISCUTE DI QUOTE BIANCHE
Buongiorno da Lorenzo Montanaro e dalla redazione di Quotidiano Piemontese. Benvenuti a un nuovo appuntamento con l’informazione di Pioneri News. In apertura la cronaca giudiziaria. Condanna a 16 anni per i due imputati, il magnate svizzera Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis De Cartier. Si è concluso così al palazzo di giustizia di Torino il processo Eternit, un capitolo doloroso quanto importante della storia italiana e non solo. Da un lato la tragedia dei familiari delle vittime e la tremenda consapevolezza che in Piemonte si continua a morire d’amianto in un calvario destinato a durare ancora molti anni. Dall’altro lato un caposaldo giurisprudenziale destinato a lasciare il segno. La condanna si riferisce ai reati commessi dal 1999 negli stabilimenti di Casale e Cavagnolo. La sentenza, la cui lettura da parte del giudice Giuseppe Casalbora ha richiesto circa tre ore, comprende anche moltissimi risarcimenti. Tra questi 100mila euro a sindacati e Associazione Vittime Amianto, 70mila Euro a Wwf e Medicina democratica, 4 milioni al comune di Cavagnolo, 25 al comune di Casale e circa 95 milioni per i familiari delle vittime. “E’ una bella vittoria anche se con molto dolore. Questa lista infinita fa troppo male, ma non dobbiamo dimenticare”. Così ha commentato Romana Blasotti Pavesi, 83 anni, diventata un simbolo della lotta contro l’amianto a Casale.
E attorno al processo è alta l’attenzione anche a livello internazionale. Infatti se 50 paesi nel mondo hanno messo al bando la fibra d’amianto, questo pericolosissimo materiale continua a essere lavorato in stati come India, Cina, Brasile e perfino Canada: ovunque la presenza degli stabilimenti ha fatto e purtroppo continua a far ammalare migliaia di persone. Ecco perché, in occasione della sentenza, sono arrivate a Torino varie delegazioni estere. Particolarmente nutrita quella proveniente dalla Francia, dove l’amianto continua a uccidere migliaia di persone ogni anno e dove, proprio grazie all’esempio italiano, l’associazione delle vittime si sta organizzando per intraprendere anche lì un’azione penale. Ma gli ostacoli non mancano. Naturalmente la battaglia contro l’amianto non si ferma qui: è una battaglia che Quotidiano Piemontese ha seguito fin dalla sua nascita e che continuerà a seguire in futuro.
Economia. Dati negativi e clima di sfiducia. Il nuovo rapporto sulle imprese piemontesi presentato a Torino da Unioncamere e Confindustria è lo specchio delle difficoltà nelle quali si dibatte l’intera economia italiana. “Dopo sette trimestri consecutivi di crescita, il livello della produzione industriale piemontese è tornato nuovamente sul terreno negativo”, ha sottolineato il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, mentre Mariella Enoc, leader degli industriali piemontesi, ha parlato di “problemi e difficoltà che richiedono riforme, liberalizzazioni e meno burocrazia per rilanciare la crescita”. I dati presentati fanno parte di due indagini incrociate: periodo ottobre-dicembre 2011 e previsioni per il trimestre gennaio-marzo 2012. La provincia di Asti è quella che ha fatto registrare la perfomance migliore, con un aumento tendenziale della produzione industriale pari al 2,1%, seguita da Alessandria e Torino. A Vercelli il comparto manifatturiero cresce debolmente, mentre sono negative le performance produttive nelle altre province.
Disagi nei trasporti. A Biella nasce un tavolo per l’ammodernamento delle ferrovie. Vi partecipano Comune e Provincia di Biella, industriali e Camera di commercio, fondazione Cassa di Risparmio con l’appoggio esterno dell’Associazione Pendolari. C’è anche il sigillo ufficiale del prefetto. Una piccola vittoria per chi quotidianamente convivere con ritardi e disagi. Il tavolo è quanto mai necessario, se ultimamente le ferrovie italiane hanno perfino raggiunto gli onori (si fa per dire) della cronaca internazionale. Se ne è occupato il giornale inglese The Observer con un ironico articolo sulla soppressione dei treni per il Sud.
E ora la cronaca. Per non risarcire un danno tenta di disfarsi di oltre 600.000 euro. Accade in provincia di Cuneo. Nel 2010 un imprenditore era stato condannato dal tribunale di Saluzzo al risarcimento di 360.000 euro per aver causato gravissimi danni fisici a una persona. Ma nel frattempo l’uomo, cercando di sottrarsi alla condanna, aveva tentato di occultare il suo denaro, trasferendone una parte in Romania (dove aveva comprato beni intestati alla sua compagna) e cedendo ai suoi familiari le quote della società di cui era titolare. Fino a quando il giudice ha disposto il sequestro del denaro in giacenza sul conto della madre dell’imprenditore, così da garantire alla persona offesa almeno una parte del risarcimento che le spetta.
Cambiamo pagina. Ad Asti appuntamento per gourmet e amanti del buon vino. Per sette week-end consecutivo dal 17 febbraio al 1 aprile, l’Enofila (in corso Felice Cavallotti) presenta una riedizione invernale del Festival delle sagre, l’appuntamento settembrino che richiama ogni anno migliaia id visitatori. Il villaggio gastronomico sarà allestito nei due padiglioni del centro fieristico: 40 proloco, a turno, offriranno il meglio della tradizione culinaria locale, con variazioni legate alla stagionalità dei prodotti.
Concludiamo con una notizia da Pionieri Silenziosi, la nostra finestra sul mondo della disabilità. Istituire delle quote bianche, analoghe alle quote rosa, per garantire ai disabili una rappresentanza nel mondo della politica e delle istituzioni. E’ quanto chiede un gruppo di associazioni capitanate dal Modavi (Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano). Undici realtà hanno dato vita a un comitato con l’obiettivo di arrivare a una legge che garantisca la presenza di persone disabili nelle liste elettorali e negli organi rappresentativi dello Stato, con percentuali almeno del 5%. E’ nato anche un manifesto programmatico. “In Italia – scrivono le associazioni – vivono oltre 5 milioni di persone con diverse forme di handicap, e in Europa il numero dei disabili arriva almeno a 50 milioni”, un immenso popolo che “non ha rappresentanza nelle istituzioni, nei governi, nelle amministrazioni locali, nei consigli di amministrazione aziendale e negli enti pubblici, se non in modo casuale ed episodico”. Secondo i promotori è evidente la responsabilità del mondo della politica e delle istituzioni che “continuano ad emarginare e ad escludere i portatori di handicap dagli organi rappresentativi”.
Questa era la nostra ultima notizia. Dandovi appuntamento alla prossima edizione, vi ringraziamo per l’ascolto e vi invitiamo a seguirci sul nostro sito www.quotidianopiemontese.it