Alunni disabili: escono tra le polemiche i dati del Ministero

Disabili e scuola: un tema delicato, spinoso, difficile da affrontare serenamente e senza attriti. Infatti, puntualmente, i dati pubblicati dal Ministero dell’Istruzione sugli alunni disabili si portano dietro un lungo strascico di polemiche. A far discutere non sono tanto i numeri presenti, quanto quelli mancanti. Molte associazioni chiedono da anni un dato relativo al sovraffollamento nelle classi con studenti disabili. Dato assente nel rapporto ministeriale, ma pubblicato invece da Repubblica.it, che dedica all’argomento un articolo intitolato Classi sovraffollate, disabili penalizzati ecco i numeri della gestione Gelmini.

Il 13% delle classi con un alunno disabile conta più di 20 studenti, con un picco del 23% nella scuola media. Non solo: circa 25.000 classi contengono più di un ragazzo con disabilità. Questo è quanto emerge dall’inchiesta di Repubblica. I dati per il momento non trovano conferme ufficiali, ma Salvatore Nocera, vicepresidente Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap) li ritiene altamente attendibili: “Se validati, confermerebbero la nostra tesi – afferma Nocera – il grande problema dell’inclusione scolastica non è il sostegno, ma il sovraffollamento”.

La denuncia di Repubblica è particolarmente dura e parla di “classi-pollaio” e di “disabili stipati in aule superaffollate”. Come al solito bisogna fare attenzione a generalizzare. Un punto, però, sembra incontestabile. La legge prescrive un tetto massimo di 20 studenti per le classi con alunni portatori di handicap e impone anche che in ogni classe non ci sia più di uno studente disabile. Il perché di queste norme non ha bisogno di spiegazioni: sono ragioni di buon senso ed equilibrio. E, pur in assenza di un dato ufficiale, l’esperienza quotidiana di genitori e insegnanti testimonia che spesso queste regole non sono applicate.