Nasce un nuovo sistema tecnologico che potrebbe contribuire a migliorare la vita delle persone sorde. Si chiama MovieReading e permette di leggere sullo schermo di uno smart-phone o di un tablet i sottotitoli dei film proiettati al cinema. E’ un cambiamento non da poco, che lascia intravedere applicazioni molto interessanti, in diversi settori. Presentato in questi giorni alla fiera RealTech di Milano, dedicata al mondo della disabilità, MovieReading sta riscuotendo commenti entusiastici da parte dei primi “pionieri” che lo usano.
Finora le proiezioni dei film sottotitolati erano disponibili esclusivamente in sale predisposte (pochissime, solo nelle grandi città) e spesso in orari scomodi. Il nuovo sistema, invece, è compatibile con tutte le sale cinematografiche: tramite il microfono dello smart-phone, riconosce il sonoro della pellicola e si allinea simultaneamente alla narrazione, entrando in sincronia con le immagini e le battute.
Ma c’è un’altra significativa novità. Alla fiera di Milano, infatti, ci sono anche i nuovi occhiali Moverio BT-100, immessi da pochi giorni sul mercato da Epson Italia. Sono dotati di lenti hi-tech, che in sostanza funzionano come due piccoli schermi di computer. Basta collegarli al cellulare e il gioco è fatto: i sottotoli del film si possono seguire senza neppure dover staccare gli occhi dallo schermo.
Ed eccoci proiettati nel mondo della cosiddetta “realtà aumentata”. Da anni scienziati e patiti dell’informatica sognano occhialini capaci di dare informazioni stradali, meteorologiche e turistiche a chi cammina in città. Alcuni colossi dell’informatica hanno fiutato il business, e dunque presto vedremo sul mercato prodotti del genere. Ormai le premesse ci sono. Giustamente anche il mondo della disabilità segue con attenzione e interesse questi sviluppi. Le prime applicazioni riguardano soprattutto lo svago e il divertimento: aspetti importanti nella vita di una persona (guai a trascurarli, anche perché attraverso queste esperienze passa la vita di relazione). Ma la speranza è che, in un futuro speriamo non troppo lontano, gli stessi sistemi possano servire anche per migliorare il lavoro, la mobilità e la vita pratica delle persone disabili.
Alla fiera di Milano è stato allestito uno stand ad hoc, che simula una sala cinematografica. I primi commenti di chi ha provato gli occhialini hi-tech sono positivi. Unico problema: il costo, che per ora sta intorno ai 600 euro. Ma, promettono gli esperti, quando questi oggetti diventeranno di uso più comune, saranno anche molto più accessibili.