Proprio il 27 gennaio, nella Giornata della Memoria, è morto il partigiano Bruno Segre, partigiano, avvocato, testimone degli orrori delle leggi razziali e del nazifascismo.
Era nato a Torino il 4 settembre 1918, si era laureato in legge nel 1940, ma, a causa delle leggi razziali, non aveva potuto esercitare la
professione di avvocato perché figlio di un genitore ebreo.
Arrestato nel 1942 e detenuto per alcuni mesi nel carcere torinese delle Nuove, nel 1944 fu nuovamente imprigionato nella caserma di via Asti, a Torino, sede dell’ufficio politico investigativo della Guardia nazionale repubblicana. E’ stato consigliere comunale di Torino, capogruppo del Partito socialista, dal 1975 al 1980.
Bruno Segre racconta al Tedx Torino la sua vita che non ha nulla da invidiare alla trama di un romanzo.
Daniele Passanante intervista per l’Uaar Bruno Segre raccontando il suo impegno antifascista e nella Resistenza e le sue battaglie per la laicità e per i diritti civili
Intervista a Bruno Segre: le leggi razziali e la resistenza al fascismo