Nelle ultime settimane i riflettori di tutta Europa sono stati puntati sulla Grecia che rinnovava il suo Governo. Dalle urne è uscito vincente Alexis Tsipras il leader del partito di sinistra Syriza che si trova a gestire una delle situazioni più drammatiche della politica economica europea, perchè la Grecia non mostra segni di ripresa.
Il programma di Tsipras è decisamente ambizioso e le sue prime affermazioni di rottura con l’Unione europea si sono mitigate e ora il premier greco sta dialogando con tutte le istituzioni europee.
Tsipras ha ereditato una situazione pessima, anche perchè le politiche economiche imposte dalla Troika non hanno sortito gli effetti voluti. Ora l’Europa è passata a una fase di maggiori investimenti, di maggiore flessibilità e i segnali di una crescita ci sono. Quindi con Tsipras, e con tutti i paesi europei che sono in difficoltà, l’Europa deve trattatare non tanto una diversa modalità di rientro dal debito, ma di ritorno alla crescita perchè il modo giusto per evitare le sofferenze dei cittadini è quello che lo sviluppo torni a crescere e che questo permetta, facendo le opportune riforme necessarie di cominciare a rientrare dal debito: per questo l’unione europea, insieme ai singoli Stati deve continuare sulla strada intrapresa dal piano Juncker.