Riuniti a Strasburgo i parlamentari europei hanno approvato – con 480 voti favorevoli, 159 voti contrari e 58 astensioni – la nuova legge che regolamenta la coltivazione degli OGM, gli organismi geneticamente modificati.
Questa legge era stata presentata fin dal 2010, ma era rimasta impantanata in Parlamento per una mancanza di accordo tra gli Stati membri. Cosa succederà con questa nuova legge? Innanzitutto con questa nuova legge ci sarà una maggiore vigilanza per verificare che le coltivazioni geneticamente modificate non contaminino altri prodotti, o attraversino involontariamente i confini nazionali. Inoltre consentiranno agli Stati di vietare oppure di limitare la coltivazione di OGM per ragioni di politica ambientale, diverse da quelle espresse nella valutazione dei rischi legati alla salute e all’ambiente effettuata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) o di vietarli per motivi legati alla pianificazione urbana e rurale e all’impatto socio-economico.
Ricordo che in questo momento il mais MON810 è attualmente l’unica coltura OGM autorizzata e coltivata nell’UE (prevalentemente in Spagna), mentre in Italia la sua coltivazione continua ad essere vietata.
Il gruppo dei Socialisti e Democratici avrebbe voluto che fosse previsto anche un risarcimento danni per i campi eventualmente contaminati, ma tale risarcimento non è stato al momento previsto.
Personalmente sono contraria agli OGM, in particolare per il Piemonte, perché rendono le aziende dipendenti dalle multinazionali e perché noi siamo un paese di prodotti tipici e di qualità. E non di prodotti massificati.