Inizio di settimana alquanto povero di sole e con qualche pioggerella ancora nella notte fra lunedì e martedì e nella tarda serata di martedì. Mercoledì assieme ad una certa ventosità, il cielo si aprirà al sole e al freddo notturno che aumenteranno entrambi sia giovedì che venerdì a preludio di un weekend – indovina! – nuovamente piovoso. La settimana santa, da martedì 27 a Pasqua, ci riserverà un tempo moderatamente soleggiato, specie il mercoledì ed una temperatura più stabilmente temperata. Per la vera e propria primavera sembra che non ci rimanga che aspettare l’inizio di aprile.
Aggiornamento di mezza settimana per confermare che per domani in città di neve non se ne vedrà.
Pioggia, sì, ma senza particolari eccessi, con un ritorno decisamente più modesto tra sabato e domenica mattina.
Ci rimarranno male giusto quelli che hanno gridato alla primavera senza fondamenti: neanche dopo l’inizio astronomico ne sentiremo l’arrivo. Domani ci sarà il primo assaggio di quell’appiattimento di temperature che riprenderà da venerdì sera: massime sbiadite e in compenso minime tranquille. Poi, da mercoledì assieme al ritorno di un pallido sole con nuvolosità torneremo al clima della settimana scorsa, con temperature comprese tra -2 e 12 gradi.
Per avere un tempo migliore bisogna lasciare passare ancora sia questa che la prossima settimana.
“La nevicata che interesserà buona parte del Nord-Ovest tra mercoledì sera e giovedì mattina sarà caratterizzata da neve leggera e farinosa che tenderà a formare strati di neve compatta e gelata al suolo; gli apporti saranno più consistenti su Cuneese e basso Piemonte, ma con temperature nettamente negative basteranno pochi centimetri a creare criticità alla circolazione”
E mentre pensiamo alle tante persone che intervengono per garantirci l’energia e i trasporti, ricordiamoci anche di sollevare i tergicristalli delle auto e di metterci sotto della carta, perché il gelo della notte potrebbe portare fastidiose sorprese ghiacciate. Questo in considerazione anche del fatto che le precipitazioni cesseranno presto e domani la mattinata tersa andrà a 5° sotto lo zero e la massima lo supererà di appena 1 grado. Martedì e mercoledì le cose andranno anche un po’ peggio e tra mercoledì sera e giovedì mattina si attendono ulteriori brevi ma intense nevicate. In compenso in città le temperature minime non dovrebbero arrivare molto oltre la metà di quei -10/-11 paventati. Tutto considerato, sarà meglio indossare calzature molto aderenti al terreno ghiacciato e camminare con grande prudenza, con passi perpendicolari e senza slanci.
Sotto il legno alimenta il fuoco che divampa di sopra, come la dolcezza sviluppa fervore. Assieme al Pozzo, il Crogiuolo è il solo esagramma che rappresenti un artefatto umano.
Di domenica si ricaricano le energie e ci si alimenta cementando così l’energia e i legami reciproci. Nel fare in questo modo si partecipa all’ordine delle cose e si ristabiliscono gli equilibri fra il quotidiano e l’eterno. Nel fare questo è importante che la persona badi alla sua stabilità sviluppando una rappresentazione della propria stabilità alla base, la fermezza del quadrato alla radice del proprio esistere, e la dirittura del tronco, un’armonica equilibrio della colonna vertebrale attraverso la quale scorre l’energia e il pensiero comunica con il resto del corpo vivente.
Un albero che cresce sulla montagna si trasforma nel vento sul lago. Ci sono condizioni di vita austere per chi vuole coltivare dignità e onore, proprio come un albero esposto alle intemperie in cima ad un monte è il simbolo della virtù della resilienza. Solo con il lento trascorrere del tempo e la paziente limatura dell’esperienza la sua corteccia si fa robusta e le radici tenaci anche quando il vento lo piega; ma ben lungi da essere segno di debolezza indicando la direzione dall’alto è simbolo di dirittura e fa da punto di riferimento per chiunque possa indebolire la fiducia è il coraggio nell’avanzare. In questo modo le scelte che inizialmente possono apparire difficili o dolorose si faranno con il tempo, superato il passo sul colle irto, un lago dalle acque limpide e pure appena increspate da una brezza che porta via stanchezza e veleni per lasciare spazio alla giustizia che invece di basarsi su punizioni o vendette punti all’essenziale. La chiarezza appare solo quando serenità e pulizia faranno piazza pulita dell’influenza delle emozioni per lasciare spazio alla forza penetrante dell’introspezione.
Se pensi di potere coltivare queste qualità o di averlo già fatto potrai affrontare situazioni all’apparenza confuse e il relativo nervosismo per uscire da stalli e scelte difficili con il necessario coraggio e determinazione. Fidati di ciò che ti appare esteticamente coerente e vero agli occhi del cuore e non delle tante parole che per quanto logiche e persuasive non sono necessariamente reali o vere.
A partire da questo post mi voglio soffermare su alcuni passaggi di uno dei saperi/testi più remoti dell’umanità ovvero quello che esplora le variazioni dei cambiamenti e dell’equilibrio dinamico del dubenire. I più lo conosco come I Ching – Il libro dei mutamenti nella versione più profonda, quella di inizio del secolo scorso di Richard Wilhelm sui cui meriti ci soffermeremo magari in futuro. Che ha a che fare con le previsioni del tempo sceglierlo un po’ voi. Alcuni lo usano in maniera un po’ superstiziosa come oracolo, altri come momento di ispirazione, altri come fonte di meditazione o di studio; altri ancora in tutte e tre le accezioni. Personalmente mi soffermerò sulla lettura di alcuni brevi passi lasciando a voi scegliere che uso farne, fosse anche solo un aneddoto per la giornata.
Contemplazione attraverso la fessura di una porta. La perseveranza di una donna è vantaggiosa.
Osservare senza condizionamento, con gli occhi senza pregiudizi di un bimbo piccolo finisce per costituire un faro privo di interessi per le persone intorno a sè. Diverso è il caso in cui lo spettro attraverso cui si guarda è quello non privo di paraocchi della propria limitata prospettiva personale. A volte tuttavia la consapevolezza che è difficile sfuggire da questo punto prospettico e che avere la presunzione di stare contemplando quel pregiudizio di verità che si intende essere la propria realtà offre una consapevolezza di modestia che non è meno utile di quella apparentemente aperta.
Beh, non so quanti se ne siano accorti ma oggi, giovedì, qua e là tra la pioggia debole c’era anche qualche infiltrato fiocco di neve. Il fenomeno dovrebbe proseguire così con qualche possibile picco di maggiore intensità l’indomani mentre sabato (ma a fare la differenza basteranno variazioni di pochissimi e poco prevedibili gradi) ce ne potranno essere un po’ di più e per domenica mattina prevarranno sulla pioggia in maniera però molto debole, al confine dell’inossevabilità.
In compenso, dal pomeriggio del dì di festa il vento freddo abbatterà di colpo le temperature e per i primi giorni della settimana le attuali temperature più fredde saranno quelle delle ore più calde, mentre le minime ci faranno provare l’ebbrezza dei meno undici.
Al riaffacciarsi del nevischio debole giovedì e venerdì, dopo una settimana pressoché costantemente nuvolosa, il fenomeno si invertirà e per il weekend, seppure con lo stesso cielo nuvoloso ma senza rovesci, torneremo ad avere le temperature di questo fine settimana e probabilmente proseguirà così anche per quella successiva.
Il giorno delle elezioni spunterà un sole troppo debole e non abbastanza caldo da invogliare a gite fuori porta (anche se forse in montagna le cose andranno meglio).
In immagine “Le bambole di Dresda” – smalti e sabbia su tela 100 x 80″ di Graziano Rey 2011 – Collezione Ierofanie
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