Una “Estate Resistente” per un “Arcipelago” di culture

ESTATE RESISTENTECon l’ondata di caldo di questi ultimi giorni, che ha regalato anche a Torino l’infelice primato del bollino rosso, alternata a improvvisi rovesci e grandinate, spesso si preferisce rimanere sul divano di casa davanti ad un ventilatore piuttosto che arrischiarsi in una passeggiata. Ma se scegliete di fare un giro per le strade semi-deserte di Torino, può capitare che vi imbattiate, alle spalle di Porta Susa, in un ombroso porticato che facilmente riconoscerete appartenere al Museo Diffuso della Resistenza. I grandi pannelli, infatti, hanno ciascuno impressa una semplice ma fondamentale parola: “libertà”, “diritti”, “pace”, “memoria”. Tale importante e suggestiva location è stata scelta per una altrettanto importante iniziativa, che attraverso una serie di eventi mira a rappresentare un “Arcipelago” di culture unite da un unico filo conduttore, che bene si esprime nel nome dato all’iniziativa: “Estate Resistente”.

Organizzata dall’ARCI, ed in particolare dall’associazione artistica e culturale “Bazura”, circolo di San Salvario molto attivo sul territorio, “Estate Resistente” rispecchia appieno nel suo programma (1) le attività che l’associazione svolge durante tutto l’arco dell’anno, ed i valori fondamentali sui quali si basa. Come è spiegato nella home del loro sito, “Bazura” deriva dalla parola spagnola “basura”, che significa immondizia, “(…) con una “Z” in più che vorrebbe connotare un carattere più vicino all’azione, un cuore contrastante e pulsante che combatte con le parole e con l’esempio (…). Contiene l’idea dell’emarginazione, della povertà, ma anche ciclo continuo, che poi si rivela fonte di ricchezza e possibilità di rinascita”(2). Recuperare, quindi, riciclare, valorizzare. Valorizzazione che non vuole certo fermarsi soltanto agli oggetti materiali, ma che riguarda soprattutto gli esseri umani con la loro dignità e con il loro orgoglio di essere diversi e per questo portatori di nuove culture.

Su questi stessi valori nasce l’idea di “Estate Resistente” che ogni giorno, da giugno sino a metà agosto, offre iniziative dalle sei del pomeriggio a notte fonda. Si può iniziare, immersi nella bellissima location del Museo della Resistenza, con un aperitivo da gustare all’ombra dei portici. Da segnalare, in particolare, quello del giovedì, l’aperitivo vegano, i cui fondi sono destinati al Canile Municipale di Torino. Non vengono dunque trascurati neanche loro, i nostri amici a quattro zampe che d’estate si trovano spesso a dover affrontare quello che per loro è il peggior periodo dell’anno. Assieme all’aperitivo, vi sono, ogni sera, concerti, mostre e rassegne, cineforum, spettacoli teatrali, senza tralasciare le attività per i più piccoli, cui è dedicato ampio spazio. Fondamentale importanza rivestono, poi, i mercatini dell’usato, dove la parola d’ordine è riciclo ed in cui il denaro è bandito e l’unica moneta ammessa è lo scambio.

Un programma dunque, fitto e denso di iniziative le più disparate, per tutti i gusti e soprattutto per tutte le tasche. Iniziative rivolte tanto agli italiani come ai “diversamente italiani”, con tutta la ricchezza che comporta lo scambio tra culture che sono sì diverse, ma che condividono, al fondo, gli stessi valori. Dalla diversità nasce ricchezza, infatti, ed è importante che chi riesce a cogliere questa ricchezza la diffonda il più possibile. Il mezzo dell’arte, come quello della dimensione giocosa del resto, sono efficaci ed immediatamente comprensibili strumenti di diffusione.

Una nota particolare va dedicata alla mostra fotografica che si è svolta sabato 27 luglio, per iniziativa di Tana Libera Tutti e Onda Urbana Integrazione Onlus, entrambe associazioni che partecipano all’organizzazione di “Estate Resistente”. Tali associazioni dichiarano di voler essere luogo di incontro finalizzato a “realizzare tante idee, solo all’apparenza diverse tra loro”, ma legate insieme dalla “volontà comune di portare avanti progetti sociali nuovi e modalità diverse di fare aggregazione, cultura e socialità”. Nel concreto, spiegano i responsabili, vogliono essere “un posto da cui ripartire per ritessere legami di solidarietà”(2) tra le persone.  E per questo hanno dato vita alla ludoteca per bambini, ad iniziative di solidarietà con donne e uomini vittime della solitudine, dell’emergenza alloggio, del razzismo,  impegnati nel lavoro di scambio di materiale utile per vivere, nella gestione di diversi laboratori, di corsi di lingue e persino di un internet point sempre a disposizione. Ma fondamentale è per i volantari di entrambe le associazioni dare spazio anche alla creazione di momenti di serenità e di svago da condividere con i migranti.

La mostra di sabato scorso è stata interamente dedicata agli occupanti delle case di via Giordano Bruno, nell’ex Villaggio Olimpico di Torino. Una mostra curata ed approfondita dove, su semplici pannelli di metallo, quasi a voler dare ancora più risalto alle immagini, si alternavano fotografie, bozzetti e disegni, tutti che avevano come comune denominatore le condizioni di vita dei rifugiati, e che riuscivano a cogliere non solo tali condizioni, ma anche gli stati d’animo di queste persone e la solidarietà e la fermezza con cui stanno portando avanti la loro battaglia. Come abbiamo scritto in un precedente articolo a loro dedicato, siamo lieti che l’attenzione nei loro confronti resti viva, ed auspichiamo che la bella mostra fotografica allestita al Museo Diffuso della Resistenza non sia stata solo l’esperimento di una sera ma venga riallestita in altri spazi della città.

 

(1)  Per il Programma, fitto di iniziative, di “Estate Resistente – Arcipelago”, c/o Museo Diffuso della Resistenza, corso Valdocco 4, Torino,  www.facebook.com/EstateResistenteArcipelago

(2) Vedi sito internet www.bazura.it

(3) Vedi siti internet wwwondaurbanatorino.jimdo.com e pagina Facebook www.facebook.com/tanaliberatuttietutte