E’ ciclico. Non il sesso, lo scoop. Il grido di allarme, insomma. La verità è che da anni il sesso, non solo on line, è diventato una sorta di misuratore della cultura e della salute sociale. In un certo senso è normalissimo, ne fa parte a pieno titolo, come espressione della mentalità, delle tendenze, del concetto scivoloso di ‘libertà’ o di quello –ancora più delicato e tortuoso- di morale.
Ma sul grido bisogna intendersi.
Normalmente è lanciato non perché si registra chissà quale fenomeno dopo chissà quale studio. Talvolta è il classico polverone. Altre volte è un espediente per attirare attenzione. Qualche volta ancora si muove su un caso, più o meno eclatante, per tessere tutta una trama di considerazioni, pericoli, stupori, indignazioni.
Che le ragazzine barattino il corpo con un cellulare, tanto per fare un esempio, non è una novità. Che la soglia di percezione della bellezza o della gioia passi dalla conquista di sguardi lascivi, di advances di adulti possibilmente vip, di prodezze erotiche è altrettanto noto. Che i social network siano spesso una carrellata di selfie provocanti anche.
Il sesso on line per la giovane età –e forse, chissà, pure per quella adulta- è la panacea per tutti i mali. Conquisto quindi gongolo. Faccio godere quindi godo. Non corro i rischi del tete a tete reale quindi sono al sicuro. Sto su internet quindi nessuno lo sa. Che poi tutto questo possa essere terribile è altra storia. Anzi. Il punto è proprio questo. Guardarci dentro davvero, a questa via disperata del sesso on line.
E sarebbe il caso di farlo seriamente. Non con gli scoop. Andando a scovare cosa non funziona nei modelli del nostro tempo, nell’educazione, nei rapporti umani completamente in tilt. E pure nel sesso vissuto senza pelle, accidenti. Con coraggio, ovviamente. Perché bisogna partire dalla voglia di sapere e capire. Allora bisogna ammettere, da una parte, la voglia di sesso, dall’altra l’assenza o la carenza di una relazione piena, profonda e importante tra le persone, tra genitori e figli, tra docenti e allievi, tra adulti e giovani.
Ecco, tolte le patologie o le situazioni estreme di qualche peculiare disagio, il sesso dovrebbe essere un sereno momento della natura della vita. O no?
Irene Spagnuolo