Con tutto il rispetto per i cittadini critici e scettici, ‘l’accanimento contro Renzi’ è fuori dal tempo. Quello massimo, intendo. Bisognava pretendessero prima dai politici a loro simpatici di non far naufragare il Paese. Adesso quello della ‘politica’ del fare, garbi o sia sgradito, ha una marcia in più degli altri. Punto.
Intendiamoci, sarebbe facile pure per me mettermi tra i critici o gli scettici. Ragioni di scontentezza o pessimismo ne abbiamo tutti quantità industriali. Però c’è un limite, alla polemica. Ed è quello della decenza.
Già, proprio della decenza.
Gli individualismi, il paraocchi, il menefreghismo, l’inciviltà hanno prodotto seri danni alla nostra Italia. Dobbiamo avere almeno il pudore di non sbracare in lezioni, insulti, disfattismi. Le rabbie più acide sul programma o sugli atti di governo, da sempre, si scatenano sulle posizioni toccate. Ognuno difende, strenuamente, il proprio orticello. Il resto, che tanto per capirci è niente meno che la COSA PUBBLICA, non importa ad alcuno. Quello che piace è sempre quello che fa comodo, fosse pure aberrante come trentamila euro di pensione al mese elargite da uno stato la cui maggioranza di pensionati è al collasso.
E’ curioso che di Renzi non si noti una cosa, obiettivamente. Che è uno che gode ad emergere. Un vanitoso, un entusiasta. Ecco, non mi pare un aspetto da sottovalutare. Anzi. Uomini così possono avere energie straordinarie. Avere talmente tanta voglia di sentirsi dire bravo da prodigarsi in ogni modo.
Renzi, un italiano che – incredibilmente – sembra più attratto dal successo che dal denaro. Questa è grossa, molto grossa.
Insomma io la ‘sfrutterei’ questa qualità/smania. Attenderei un po’ prima di accopparlo o di riempirlo di invettive. Perché in giro di migliore non ce ne sono in abbondanza. Se mai, finalmente da cittadini adulti, sarebbe ora che partecipassimo standogli alle calcagne, incalzando, controllando.
A tirare poi in ballo la sua dipendenza dall’Europa, dall’alta finanza, dai poteri occulti non è che si faccia chissà quale scoop. E chi sarebbero i buoni geni liberi? Se ne conoscete e avete certezza che potrebbero agire in piena onestà, indipendenza e bla bla sputate nomi e garanzie alla svelta.
La signora Lia direbbe che, purtroppo o per fortuna, ci vuole sempre un colpo alla botte e un colpo al cerchio. Che il tempo della spocchia intellettuale è finito. Che chi è tanto bravo a condannare sovente non lo è altrettanto a operare diligentemente. Che un tizio che attraversa la strada guardando tanto a destra quanto a manca può darsi che più che un ammiccatore professionista sia uno che sa che bisogna farlo. Non tanto per saggia prudenza quanto per accontentare il proprio desiderio di arrivare dall’altra parte…
Insomma torniamo lì. All’ambizione o giù di lì. Che può fare rima con illusione o delusione o devastazione ma resta almeno una carta da giocare. Sono decenni che nessuno si rimbocca le maniche e osa scendere nell’arena a sfidare qualche toro. Oh, l’ambizione c’era. Però era molto molto molto indirizzata al tornaconto personale.
Cosa penso di Renzi? Tutto il bene e tutto il male possibile. Valuterò i risultati. Non secondo il mio gusto e i miei interessi. Ma secondo quelli di questo Paese che, forse, è il nostro anche se non lo sappiamo, lo dimentichiamo, lo snobbiamo.
Che tutti, TUTTI, una volta per sempre, la responsabilità di essere parte di una comunità dovremmo assumercela.