Edito da Arnoldo Mondatori nel 2005 è ancora nuovissimo e continuerà ad esserlo a lungo, credo…Non riesco ad “archiviarlo”, a riporlo sullo scaffale dei libri di un tempo che non è più. Resta sul comodino, incalzante e scottante, con il largo sorriso di Giobbe che non riesce a lenire il disagio di un percorso fatale.
Giobbe Covatta, un po’ giullare, un po’ predicatore, un po’ sapiente, ha giocato e lavorato su una vasta rassegna stampa con spirito caldo e tagliente. E’ un libro di ritagli, un puzzle di giornali, di battute, di connessioni. Una rassegna stampa paradossale, ovviamente. L’attualità e il costume visitati in chiave comica con l’arguzia dell’osservatore acuto, ecco. Non fa sconti, Giobbe Covatta. Ma usa l’arma dell’humour. Forse con il disincanto di chi ha colto nella realtà la sciagurata natura dell’uomo e degli eventi.
Una parodia eccellente della storia e della vita che fa ridere fino alle lacrime. Perché sono proprio le lacrime finali a rivelare che siamo proprio incatenati al destino delle degenerazioni…La Donna Habilis, l’Homo Erectus detto anche l’Homo Rocco Siffredius sono croce e delizia di questo viaggio strabiliante a traguardo fuori orizzonte.
Giobbe Covatta riscrive la Storia mescolando passato e presente: tutti i corsi e i ricorsi che svelano la grande beffa. Dietro la satira sociale e politica, l’umorismo con il quale sopravvivere, la coscienza di una quasi inevitabile rassegnazione c’è tutto il materiale per ritrovare lo spazio per riflettere. Lo sfoglio dal 2005 e forse è troppo…Questa disgrazia della storia dalla quale non impariamo e non ci separiamo è una catena da spezzare!
Testate, immagini, commenti: un’opera con la quale potrei divertirmi all’infinito se non mi procurasse quel groppo in gola…Eppure la consiglio, vivamente, a tutti. Potrebbe uscire oggi, sei anni dopo, uguale.
Solo un’avvertenza: procura grave turbamento, non solo alle ganasce.