A quello che è in noi. Pronto all’esercizio della birbonata con destrezza. Avvezzo a sfoderare la furbizia come una virtù. E, implacabilmente, a vantarsi della scorciatoia. E’ un mostriciattolo difficile da tenere a bada nel circolo italico degli amici degli amici, quelli allergici alle regole, alle code, alle procedure. A quello che è in noi. Pronto a infischiarsene dei buoni limiti. Capace di improvvisarsi sapiente in tutto. Esperto patentato in fregature. E decisamente incline a non conoscere la vergogna. E’ un tarlo vorace che banchetta ovunque, sbracato alla tavola come un signorotto di cattivi costumi. Attenti al ladro che è in noi. Prima o poi presenta pure il conto, come se dovesse riscuotere il compenso per tutti i furti andati a segno. Con la faccia sicura e pure un po’ severa del professionista onesto, competente, laborioso. Bisogna ammanettarlo perché non commetta altri guai, perché non faccia altri danni, perché ci lasci ritrovare la misura del cervello, senza smanie di scaltrezza.