Less is more. E se ancora non l’abbiamo capito siamo in ritardo, clamoroso.
Non accumulare il superfluo. Buttare il buttabile. Che forse si poteva cogliere la tradizione della notte di Capodanno per spogliarsi delle cose vecchie. Ma la verità è altra. Non deve essere un rito, un gioco, una resa alla scaramanzia.
Qui si tratta di liberarsi dalla zavorra. Delle troppe cianfrusaglie che ancora non ci siamo abituati a considerare tali.
Affrancarsi dalla smania. E soprattutto rasserenarsi. Quello che non possiamo avere, a meno che non sia essenziale, non ci serve, non ci renderebbe più felici, non farebbe più bella la nostra vita.
E non è una predica. A me, a dirla tutta, fanno venire pure un poco di orticaria, le prediche. Mi guardo bene dal menarne a destra e a manca, per carità. Constato, rifletto, vado convincendomi. Less is more. Infinitamente more!
In barba a quelli che con le cose ci hanno messo in catene, spezziamole.
Intravedo leggerezza e godimento a gogò.
Irene Spagnuolo