Arriva dall’associazione torinese Terza Settimana un’iniziativa davvero interessante. Si chiama Social Market, un’ottima idea per fronteggiare le difficoltà crescenti imposte dalla crisi e al contempo per fare del bene! Social Market è un minimarket dove possono essere acquistati prodotti a prezzi di costo, ricambiando l’offerta con 4 ore di volontariato al mese. I prodotti acquistabili sono quelli di prima necessità, alimentari e domestici. Il conto promette di essere davvero minimo, e chi è davvero in difficoltà non paga. Ce lo dice Bruno Ferragatta, il presidente di Terza Settimana, “La Caritas manda qui i suoi casi più gravi, totalmente coperti. L’Ufficio Pio, invece, copre il 50%, il resto deve metterlo il “cliente” perché può contare su un po’ di reddito. Ma quel 50% è davvero poca cosa”. Al Social Market dunque non c’è alcun ricarico sulla merce che giunge dagli stessi fornitori dei supermercati, il che fa anche notare quanto questo incida sul prezzo finale della vendita al dettaglio: un succo di frutta costa 12 centesimi, un pacco di biscotti 43 centesimi.
L’iniziativa si propone di creare una “rete di acquisto partecipata” in cui si scambiano beni (prodotti) e servizi (ore di volontariato) che vanno a vantaggio di entrambe le parti in gioco; il consumatore ed il fornitore. Un welfare così non lo si vedeva da tempo.