Eppure gli esperimenti in tal senso non mancano. In Sardegna esiste da qualche tempo il Sardex, una moneta virtuale che è nata e viene scambiata su Internet e che vale in alberghi, esercizi commerciali e per visite specialistiche. Accanto ai Sardex virtuali ci sono gli Scec di Napoli di cui esistono banconote che sono una sorta di buono sconto spendibile localmente. In questi giorni dovrebbero entrare in vigore i Dropis che danno valore monetario al baratto. Nel 2000 a Guardiagrele (Ch) è stato introdotto il Simec, a Roma qualcuno spende l’Ecoroma e a Crotone c’è il Kro, tutte monete coniate per sviluppare l’economia locale. Anomala è anche la storia di Seborga (Im), piccolo comune ligure nei pressi di Sanremo che, a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, ha iniziato a rivendicare lo status di Principato indipendente della Repubblica Italiana. In paese si conia il Luigino, una moneta senza alcun valore legale ma che si può spendere nei negozi del luogo. Il Taurino per ora resta un sogno e un’ipotesi ma nel fluttuante mondo dell’economia chissà che un giorno la proposta non torni a galla come un tappo di sughero.