22 chilometri con in testa la canzone: It’s rainy day, hallelujah! Sveglia ore 06:30 partenza 07:30. Diluvio su Santiago. Mi sono alzato prima per poter andare in Cattedrale e stare un attimo in silenzio e tranquillo con il Santo.
Con poncho, coprizaino e cappellaccio si riesce a gestire la cosa anche se l’acqua entra dappertutto: dopo tanto sole anche un po’ d’acqua non guasta. D’altra parte la vegetazione che abbiamo incontrato verdissima a differenza della prima parte arsa del cammino, indica che la pioggia cade frequentemente. Dopo un paio di ore però la pioggia diminuisce sino a terminare.
Il cammino da Santiago verso l’oceano cambia radicalmente: non ci sono più tanti pellegrini e scompaiono i ciclisti. Mi sembra più introverso in questa bella solitudine. Dal punto di vista di supporto, prima eravamo abituati ai punti di ristoro ogni due o tre chilometri, ora tra un punto e l’altro possono anche passare una decina di chilometri. Occorre avere sempre avere la scorta di acqua e cibo ove necessario. Obbligatorio fermarsi nei pochi punti di ristoro per un po’ di riposo e di carico di zuccheri
Alla prossima. Buen camino!