In bicicletta sulle piste ciclabili di Torino fra cantieri, indisciplina, passanti, cani e …

A Torino è cresciuto il numero di piste ciclabili negli anni, ma queste sono per la maggior parte figlie minori della viabilità stradale automobilistica per cui si vanno ad infilare in spazi angusti ricavati dove Leggi tutto “In bicicletta sulle piste ciclabili di Torino fra cantieri, indisciplina, passanti, cani e …”

#adottaunpista, parte un progetto per monitorare lo stato delle ciclabili di Torino

L’associazione Bike Pride Fiab Torino con la collaborazione con Sportorino  è riuscita a lanciare un progetto che aveva nel cassetto da molto tempo: monitorare lo stato delle ciclabili di Torino. “Adotta una pista” è un progetto di crowdsourcing con l’obiettivo di arricchire, grazie al contributo volontario di chi le ciclabili le vive e percorre ogni giorno.  Leggi tutto “#adottaunpista, parte un progetto per monitorare lo stato delle ciclabili di Torino”

Il Comune di Torino approva una nuova pista ciclabile su Lungo Stura Lazio e lancia percorso guidato acustico e visivo lungo la ciclopista del Po

La giunta comunale di Torino ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione di una nuova pista ciclabile sulla carreggiata di Lungo Stura Lazio, lato torrente Stura da corso Giulio Cesare a Strada Settimo, per una lunghezza di 2 chilometri. In questo modo si concretizzerà la continuità ciclabile nelle aree verdi lungo i fiumi torinesi. Con un altro provvedimento la giunta comunale di Torino ha approvato un documento che istituisce un percorso guidato, acustico e visivo, lungo la ciclopista del Po con partenza dal ponte di Moncalieri e arrivo al Motovelodromo suddiviso in 22 tappe. Il ciclista giunto su uno di questi luoghi troverà una rastrelliera per fermare la bici e con uno smartphone, grazie al codice QR, potrà collegarsi a un sito che permetterà di ascoltare informazioni specifiche su alcuni luoghi della città.

“Salva i ciclisti”, a Torino il pannello lo dice agli automobilisti

“Quando viaggi fai attenzione ai ciclisti” e “Salva i ciclisti” sono le frasi che da qualche giorno i torinesi possono leggere su alcuni pannelli cittadini a messaggio variabile. Frasi che appaiono sugli schermi a rotazione, per sensibilizzare gli automobilisti al rispetto nei confronti di biciclette e pedoni. L’iniziativa fa parte della “campagna salvaiciclisti” a cui recentemente ha aderito il Comune di Torino, come quello di Milano. è stato l’assessore alla viabilità Lubatti ad annunciarlo:”Dal 2 aprile e per due settimane sui pannelli cittadini a messaggio variabile si alterneranno alle informazioni sul traffico frasi che invitano gli automobilisti al rispetto della sicurezza dei ciclisti “. Un buon passo per la sensibilizzazione di guidatori che troppo spesso non prestano la dovuta attenzione a chi sceglie le due ruote come mezzo di trasporto.

 

CycloMonviso: 150 km di itinerari ciclabili

Un percorso ciclabile unirà Racconigi, Savigliano e Saluzzo con Guillestre in Francia, passando per i comuni della Valle Varaita, per un totale di 150 chilometri di itinerari ciclabili tra natura, montagne e servizi dedicati ai ciclisti. Il progetto si chiama CycloMonviso e prevede itinerari multiformi, destinati sia agli sportivi, che potranno sfidare salite importanti, sia alle famiglie, che avranno la possibilità di scoprire centri storici, borghi medievali e rinascimentali, feste tradizionali, artigianato e prodotti tipici.

E per chi non si accontenta, sono a disposizione alcune “cycloguide” con il compito di far scoprire ai turisti le molteplici possibili deviazioni dal percorso principale.

Dal 1° al 29 aprile, chi possiede l’Abbonamento Musei e visiterà il Museo Civico Casa Cavassa di Saluzzo e chi acquisterà l’Abbonamento presso il suddetto museo riceverà in omaggio la cartina degli itinerari del progetto CycloMonviso e le schede descrittive di ciascun persorso.

Per maggiori informazioni: tel. 0175 46710, [email protected]

Bimbi e bici a Torino e provincia

E’ questo il titolo della guida a cura di Mario Bettas Valet (Espressione Creativa Editore) che propone venti itinerari nei dintorni del capoluogo piemontese dedicati alle famiglie. Percorsi naturalistici per chi inizia a pedalare e chi ha voglia di ricominciare a farlo, per apprezzare oltre alla meta il percorso, oltre a ciò che è evidente dettagli spesso invisibili.

La guida si compone di schede dettagliate che indicano per ogni itinerario la lunghezza del percorso, lo stato del fondo stradale, il periodo consigliato, l’età adeguata e il grado di difficoltà, indicando anche la presenza di punti ristoro e aree gioco. Molti dei percorsi proposti guidano alla scoperta di Torino, dei suoi lungofiumi, dei suoi parchi (sicuri anche per i ciclisti di primissima esperienza). Pare che gli itinerari siano stati testati con tanto di bimbi al seguito.

Una buona iniziativa, perché insegnare ai bimbi il bello della bici significa avvicinarli fin da subito alla cultura della mobilità sostenibile.

Muovi Equilibri propone le “Schede ciclabili”

Molti ciclisti urbani torinesi lamentano piste ciclabili piene di ostacoli, che si interrompono bruscamente, cortissime, difficili da fruire. A volte l’impressione è che chi le ha progettate non abbia mai utilizzato una bicicletta in città e che non si renda conto dei bisogni di chi invece lo fa, anche quotidianamente.

L’Associazione Muovi Equilibri propone ai torinesi di smettere di lamentarsi e di fare qualcosa di concreto: segnalare pregi e difetti delle piste ciclabili per mezzo delle “Schede ciclabili”, documenti che raccolgono i commenti degli utenti sulle piste cittadine. Le schede ciclabili non vogliono fornire indicazioni prettamente tecniche, ma focalizzare l’attenzione sulle esperienze e sull’effettivo utilizzo da parte dei cittadini. Le schede potranno servire da indicazione per  altri utenti e saranno inviate ai progettisti affinché ne tengano conto per interventi di miglioramento.

Muovi Equilibri dice: “Abbiamo bisogno delle esperienze di tutti!” e invita  a compilare il questionario raggiungibile a questo link: SCHEDA CICLABILI . Oppure commenti e fotografie possono essere inviati a: [email protected] , in questo modo verranno utilizzati dall’Associazione per redigere le schede.

Anche il Piemonte pecca nel cicloturismo

Il cicloturismo in Italia potrebbe generare cospicui profitti. Lo racconta nella sua inchiesta di copertina BC, la nuova rivista della Fiab, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, di cui esce ora il terzo numero. Solo il Trentino Alto Adige, documenta il servizio, è oggi in grado di soddisfare la domanda di quel popolo di appassionati della bicicletta (sono due milioni, secondo stime Fiab) che sulle due ruote decide di passare le sue vacanze e che sempre più frequentemente si dirige verso altre realtà come l’Austria, la Germania e ora anche la Slovenia, che sul cicloturismo investono con successo. Un dato su tutti: il distretto austriaco del Salisburghese, grande come la provincia di Foggia, ogni anno può contare su un indotto di oltre 40 milioni di euro, grazie al richiamo del suo paesaggio, ma anche e soprattutto alle iniziative e alle strutture che al cicloturismo sono dedicate.

Nella sua inchiesta BC mette in evidenza come l’Italia rischi seriamente l’esclusione da questo movimento che cresce in tutta Europa: non solo mancano le piste ciclabili, ma spesso anche le strutture ricettive guardano alle due ruote come a un intralcio; e dagli enti locali arriva poco o nulla in termini di sostegno e incentivi per la promozione del cicloturismo. Un’evidente contraddizione per l’Italia, paese leader tra i produttori di biciclette (2.489.000 pezzi prodotti nel 2010, dati Ancma) e che ha nel turismo da sempre una delle principali voci d’entrata nella bilancia dei pagamenti.

 

11 Km di nuove piste ciclabili

Entro fine anno il Comune di Torino terminerà i progetti e appalterà i lavori per la loro realizzazione. Ne ha parlato l’Assessore all’Ambiente Enzo Lavolta, che nel corso dell’ultima giunta ha presentato il progetto che prevede la finalizzazione di due chilometri di pista ciclabile sul lungo Stura, tra corso Giulio Cesare e strada Settimo. Il tratto consentirà di congiungere due aree verdi già riqualificate, quella di via Ivrea e quella del parco del Meisino, creando un anello verde. «Si tratta di un tassello del progetto strategico “Corona Verde 2” – ha spiegato Lavolta – L’obiettivo è quello di restituire ai torinesi due chilometri di lungo fiume, aree verdi oggi inaccessibili».
Ma non è tutto: i progetti di nuove piste ciclabili riguardano altri due tratti. Uno correrà lungo via Anselmetti, nella zona Sud, secondo il progetto che rientra nel piano di compensazione ambientale legato alla realizzazione del termovalorizzatore del Gerbido. Il secondo a parco Stura, lungo l’asse di corso Regina Margheritavia Pianezza, Villaretto.
Con la concretizzazione di questi impegni a fine 2011 Palazzo Civico potrebbe aver raggiunto un incremento del sei per cento dei percorsi riservati alle biciclette della Città, in linea con quanto Piero Fassino aveva scritto nelle sue linee programmatiche: raddoppiare i chilometri di piste ciclabili da 175 a 350.