11 Km di nuove piste ciclabili

Entro fine anno il Comune di Torino terminerà i progetti e appalterà i lavori per la loro realizzazione. Ne ha parlato l’Assessore all’Ambiente Enzo Lavolta, che nel corso dell’ultima giunta ha presentato il progetto che prevede la finalizzazione di due chilometri di pista ciclabile sul lungo Stura, tra corso Giulio Cesare e strada Settimo. Il tratto consentirà di congiungere due aree verdi già riqualificate, quella di via Ivrea e quella del parco del Meisino, creando un anello verde. «Si tratta di un tassello del progetto strategico “Corona Verde 2” – ha spiegato Lavolta – L’obiettivo è quello di restituire ai torinesi due chilometri di lungo fiume, aree verdi oggi inaccessibili».
Ma non è tutto: i progetti di nuove piste ciclabili riguardano altri due tratti. Uno correrà lungo via Anselmetti, nella zona Sud, secondo il progetto che rientra nel piano di compensazione ambientale legato alla realizzazione del termovalorizzatore del Gerbido. Il secondo a parco Stura, lungo l’asse di corso Regina Margheritavia Pianezza, Villaretto.
Con la concretizzazione di questi impegni a fine 2011 Palazzo Civico potrebbe aver raggiunto un incremento del sei per cento dei percorsi riservati alle biciclette della Città, in linea con quanto Piero Fassino aveva scritto nelle sue linee programmatiche: raddoppiare i chilometri di piste ciclabili da 175 a 350.

 

 

Ufficio Biciclette. Forse non tutti sanno che…

… esiste! L’Ufficio Biciclette della Città di Torino è nato in seguito a una delibera della Giunta Comunale del 2009. È collocato all’interno del Settore Tutela Ambiente della Divisione Ambiente della Città di Torino e si propone di essere uno strumento di relazione tra i ciclisti urbani e la Pubblica Amministrazione. Da un lato collabora con i ciclisti e le loro associazioni, da cui raccoglie indicazioni e suggerimenti sulla mobilità ciclabile torinese, dall’altro avanza proposte all’interno dell’Amministrazione riportando tali idee e facendo in modo che abbiano un riscontro reale sul territorio urbano.

Ecco quali sono alcuni degli obiettivi dell’Ufficio Biciclette:

  • Promuovere e favorire la crescita e il consolidamento di una “cultura della bicicletta” come normale, piacevole e conveniente mezzo di trasporto individuale.
  • Facilitare e curare la relazione dei cittadini/ciclisti e le loro associazioni con l’Amministrazione, nell’ambito delle politiche della mobilità ciclabile, per favorirne la partecipazione nei processi decisionali e di controllo.
  • Verificare e presidiare la presenza prima, e l’effettiva realizzazione poi, degli elementi della mobilità ciclabile nei progetti urbanistici e di trasformazione del territorio cittadino.
  • Attivare campagne di promozione all’uso della bicicletta mirate a diverse categorie di potenziali utilizzatori con iniziative e manifestazioni.
  • Coinvolgere aziende e imprese su progetti di incentivo all’uso della bicicletta.
  • Coinvolgere le scuole in progetti di educazione alla mobilità sostenibile.
  • Programmare eventi pubblici per favorire la conoscenza delle risorse che la città offre.
  • Promuovere l’intermodalità attraverso accordi con GTT, Trenitalia ecc…

L’Ufficio Biciclette si trova in Via Padova 29 a Torino. È aperto al pubblico il giovedì dalle ore 14,00 alle ore 17,00. Risponde al Numero Verde 800-018235 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9,30 alle ore 12,30) e alla e-mail: [email protected]

 

 

Da Bari a Torino in bici per l’Unità d’Italia

Il 4 giugno è partito da Bari il gruppo di ciclisti della Fiab che avrebbe percorso il tragitto di 1.200 Km dalla città pugliese a Torino in bicicletta. L’iniziativa fa parte del progetto “La strada giusta”, ideato per celebrare i 150 anni di Unità d’Italia.
L’arrivo dei ciclisti a S. Mauro Torinese, alle porte di Torino, è previsto per il 15 giugno. Il giorno successivo, insieme ai ciclisti arrivati da altre città italiane, si ritroveranno in Piazza Carlo Alberto. Il progetto La strada giusta oltre al Bari-Torino prevede infatti gli itinerari: Marsala-Firenze, Trieste-Milano, Olbia-Cagliari-Genova,  Aosta-Torino, Faletto-Torino.

La destinazione finale non è casuale. Torino, prima capitale del Regno d’Italia, è anche la città che ospiterà dal 16 al 19 giugno prossimi il 24° Cicloraduno nazionale della Federazione Italiana Amici della Bicicletta (www.cicloraduno.it) , organizzato per rendere omaggio ai 150 anni di Unità d’Italia.

Da giovedì 16 a domenica 19 giugno 2011 a Torino le biciclette saranno le protagoniste del raduno nazionale che ha l’intento, come recita il titolo “Bici 150. La Bicicletta unisce l’Italia”, di far sì che da questa città, parta un messaggio che metta ancora al centro dell’attenzione la bicicletta: mezzo virtuoso oggi e popolare ai tempi dell’unità.

 

Nudi in bici per l’ambiente e il referendum

A qualcuno piace nudo. L’11 giugno alle 14.00 al Parco del Valentino, davanti all’Imbarchino, prende il via la World Naked Bike Ride. Si tratta di una manifestazione di legittimazione culturale e sociale in difesa del ciclista urbano e di esortazione pacifica all’attuazione di una politica di maggiore tutela e impegno verso i cittadini che scelgono forme di mobilità più rispettose dell‘ambiente e della sicurezza. Tutti i cittadini sono invitati a sfilare svestiti sulle due ruote in un corteo libero, unito e colorato.”Abbandonare i vestiti e rifiutare la vergogna del nudo è il nostro modo di esprimere il disagio e il rifiuto verso uno stile di vita dipendente dal petrolio e da tecnologie ormai surclassate. Si pone l’accento sul corpo perché questa parte di noi viene spesso messa in secondo piano da vestiti, consuetudini e da vecchi involutivi retaggi” – questa la dichiarazione degli organizzatori.

Quest’anno la “Ciclonudista” promuove inoltre la campagna per il referendum su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento. “Abbiamo deciso di affrontare anche questo punto perché il Governo non si preoccupa di pubblicizzare un evento che per noi cittadini è importantissimo. Il referendum come strumento di democrazia diretta ci consente di esprimere, senza intermediari, il nostro parere su temi specifici – dichiarano gli organizzatori sul sito www.ciclonudista.it – Ricordiamo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum: è necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone. Tuttavia avvisiamo tutti i partecipanti che sarà (nostro malgrado) assolutamente vietato esporre messaggi scritti espliciti riguardo al referendum in ottemperanza della legge sul silenzio elettorale. Pena la sospensione della manifestazione!”

La World Naked Bike Ride è una manifestazione che si svolge in contemporanea mondiale. Il motto è “svestiti quanto ritieni opportuno”. Il nudo parziale o integrale è incoraggiato ma non obbligatorio. Altre espressioni creative sono le benvenute, come la Body art, i costumi, la giocoleria, le decorazioni per bici, gli strumenti musicali e gli  impianti audio.

Dalle 19 di sabato (subito dopo la pedalata) i festeggiamenti continueranno per tutta la sera con una grande festa all’Imbarchino (Viale Cagni 37). L’ingresso è libero.

 

 

Bike Pride rimandato al 10 luglio

Domenica 5 giungo il maltempo era tale che avrebbe compromesso l’intera manifestazione. L’evento è stato quindi rimandato al 10 luglio.

Ieri al Parco del Valentino si sono comunque radunati una cinquantina di ciclisti, che non hanno rinunciato a un “mini-pride”. Ma per quello “alla grande”, per il quale si attendono almeno 3.000 ciclisti urbani, è  atteso per il 10 luglio.

Una candelina per [TO]Bike

L’abbiamo atteso per tanto tempo. Sperimentato in altre città europee. Figurato con la nostra immaginazione. E finalmente un anno fa l’abbiamo avuto. Stiamo parlando del bike sharing, che poi a Torino si chiama [TO]Bike. Il servizio che in 1 anno ha fatto 10.000 abbonati e 3.000 utenti che l’utilizzano ogni giorno per spostarsi in città.

Quelli di [TO]Bike dicono: “Un anno fa è iniziata la grande avventura: un nuovo viaggio all’insegna delle due ruote e questa volta nella nostra città! Tanto lavoro, tanto impegno e tanto entusiasmo nel voler dare vita a una soluzione di mobilità sostenibile in grado di soddisfare le attese di tutti gli utenti. Il nostro ringraziamento va a tutti voi per la fiducia, il sostegno, la pazienza e l’entusiasmo che riservate a [TO]Bike, con il costruttivo intento di farne un servizio sempre più efficiente”. Per il suo primo compleanno, [TO]Bike invita tutti i cittadini lunedì 6 giugno in piazza Castello, a partire dalle 18.30, per festeggiare con aperitivo e musica.

Il servizio di bike sharing targato Torino, inaugurato il 6 giugno 2010 in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente e del Bike Pride in città, è la testimonianza di un innovativo progetto di mobilità, una concreta alternativa all’automobile per gli spostamenti urbani, per una città meno trafficata, senza code, con uno sguardo attento all’ambiente e all’energia. Attivo tutti i giorni 24 ore su 24, prevede di arrivare a un totale 116 stazioni per il bike sharing in città.

Per abbonarsi: http://www.tobike.it/frmAbbonamenti.aspx

 

Pronti per il Bike Pride?

Il 5 giugno sarà il giorno dell’orgoglio ciclista a Torino. Non si può mancare. La ciclo invasione continua. La grande parata ambientalista a favore della mobilità sostenibile e ciclabile, alla sua seconda edizione, prenderà il via alle 15 davanti al Castello del Valentino. Il Bike Pride è un grande corteo, è una parata di biciclette, un’invasione festosa e pacifica di mezzi ecologici di ogni tipo nel cuore di Torino: lo scorso anno se ne sono visti 5.000. È una manifestazione di legittimazione culturale e sociale, una rivendicazione di spazi e di tutele a favore dei cittadini che scelgono forme di mobilità più rispettose dell’ambiente e della sicurezza di tutti. È l’occasione, per tutti coloro che considerano prioritaria la difesa dell’ambiente, di manifestare ed esprimere in maniera festosa, ma chiara e decisa, la voglia di cambiare passo nell’ambito delle politiche ambientali e di mobilità urbana.

Il contesto urbano espone continuamente ad evidenti rischi i cittadini che si muovono in bicicletta: il Bike Pride vuole esortare a un maggiore impegno politico ed economico verso la mobilità sostenibile come principale meccanismo volto a rendere la città un luogo più vivibile, sicuro e sostenibile.
Come dicono gli organizzatori: “Continuiamo a dimostrare che vogliamo cambiamenti concreti: domenica 5 giugno, giornata mondiale dell’Ambiente, ri-inondiamo la città di biciclette scampanellanti!”
Il Bike Pride partirà all’interno del parco del Valentino, in Viale Virgilio, dietro il Castello del Valentino. Il ritrovo è alle 15, la partenza alle 15.30 – e se piove si parte lo stesso! La festa continua la sera con eventi a tema ciclo-ambientalista, concerti e feste in Piazza Vittorio con ToBike! e Idea Solidale e poi al Parco Michelotti per terminare con la serata conclusiva di CinemAmbiente.

Per il programma completo:  http://www.bikepride.it/chiecosa.html

 

Bicifilm all’Imbarchino il 2 giugno

Aspettando il Bike Pride, Cinemambiente propone due pellicole legate alla bicicletta. L’appuntamento è all’Imbarchino, sotto le stelle, il 2 giungo alle 21.30. È previsto l’intervento dei registi. Ecco le trame dei “bicifilm” in programma.

LONDON CYCLE STORIES

Dal Pedal Club, che riunisce distinti gentleman di mezza età che ogni mese organizzano un incontro in un pub per discutere di ciclismo, al giovane courier che consegna fiori per tutta la città, dall’ex tossicodipendente senzatetto a cui la bicicletta ha cambiato la vita all’unica squadra di polizia in bici di tutta l’Inghilterra, fino a un olimpionico ottantenne che ancora non ha rinunciato alla sua passione e alla London World Naked Bike Ride, che si è svolta il 12 giugno 2010 e che ha riunito oltre mille persone per protestare contro la dipendenza dall’automobile. Undici storie per raccontare il forte legame tra cultura ciclistica e la capitale britannica.

LA VERIFICA INSTABILE

Cosa ci fa un sommergibile della Prima guerra mondiale sotto il ponte Isabella a Torino? Da questa domanda comincia il viaggio di Guido lungo il Po che, muovendosi tra bicicletta e canoa, lo condurrà, in tredici tappe e quasi settecento chilometri, fino a Venezia, passando per città come Pavia, Cremona, Mantova o Ferrara e luoghi celebri come il Delta. Grazie a una narrazione a più voci legata alle persone incontrate durante il cammino, Guido compierà anche una vera e propria verifica della coerenza tra gli ambienti attraversati (centri industriali, risaie, chiuse, porti, ma anche stazioni di idrovolanti o centrali nucleari dimesse) e l’immagine cinematografica che li ha raccontati.

Per info: http://www.cinemambiente.it/film_discriminazione/2011-06-02.html

 


Lo Russo. Dopo i voti, le aspettative dei ciclisti

Stefano Lo Russo, da candidato del PD al Consiglio Comunale, aveva espresso piena adesione alle proposte avanzate da Fiab – Pedaliamo Insieme di Torino in merito allo sviluppo della mobilità sostenibile. Ora, Lo Russo ha ottenuto 1.793 preferenze, piazzandosi al sesto posto nella lista degli eletti del PD, anche grazie alla fiducia dei ciclisti urbani.

Auspicando che dalle parole si passi presto ai fatti, ricordiamo che, in un comunicato stampa diffuso prima delle elezioni, Lo Russo sosteneva che “la mobilità sostenibile è una delle sfide più rilevanti per il futuro di Torino, ed è l’unica strada da percorrere se si vuole abbattere l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità della vita” e sottolineava che “far diventare Torino una capitale della bicicletta è un obiettivo concretamente realizzabile. È fondamentale che vengano accolte le proposte avanzate dal gruppo Fiab, a cominciare dall’istituzione di un albo dei ciclisti urbani, in modo tale da garantire agli iscritti alcuni benefici, e dalla predisposizione di un kit assicurativo a misura di ciclista”.

Pietro Paolo Ricuperati, coordinatore del gruppo Fiab – Pedaliamo Insieme di Torino, ha proposto in seguito al risultato elettorale di “organizzare l’autunno prossimo con l’interessamento di Lo Russo, e degli altri politici sostenitori della causa, una conferenza sulla mobilità ciclistica in ambito cittadino, allo scopo di fare il punto sulla situazione e valutare le priorità”. Con Fiab, i ciclisti urbani attendono gli interventi del nuovo Consiglio in merito di mobilità sostenibile.

 

 

22 maggio: Bicitalia Day, per una rete ciclabile nazionale

Bicitalia è una rete ciclabile nazionale che oggi ufficialmente non esiste. FIAB, la Federazione italiana amici della bicicletta, sta cercando di promuoverne la realizzazione. Come? Ad esempio organizzando il “Bicitalia Day”, che si terrà domenica 22 maggio. In questa occasione si pedalerà lungo i principali itinerari cicloturistici italiani, in attesa che anche nel nostro paese si realizzi ufficialmente una rete ciclabile nazionale, come è già stato fatto in Austria, Svizzera, Inghilterra, Olanda, Danimarca.

Ecco i percorsi piemontesi: 

  • Pedemontana alpina nel Canavese: si percorrerà in parte la tappa canavesana di questo itinerario della rete Bicitalia del nord ovest, raggiungendo Torino dal parco delle Vaude e poi l’alta pianura torinese. Dislivelli modesti in mattinata con pranzo a Rivara (disl. m 570) – dopo Front piccola salita nel parco delle Vaude (disl. m 640) e passaggio a San Francesco al Campo nei pressi del velodromo sede di campionati mondiali su pista. Informazioni sul sito www.biciedintorni.it.
  • Ciclovia del Po nel tratto tra Chivasso e Casale Monferrato: una ciclovia di interesse internazionale, perché parte di Eurovelo n.8 – che va da Cadice ad Atene per un totale di 5888 km. Il tratto scelto è suggestivo, soprattutto in questa stagione, quando con l’allagamento delle risaie sembra di pedalare sull’acqua, in un paesaggio unico, con lo sfondo scenografico delle Alpi da una parte e le colline del Monferrato dall’altra. Per informazioni: [email protected]

FIAB inoltre, proprio in occasione del Bicitalia Day, lancia il nuovo portale www.bicitalia.org che ha l’obiettivo di riportare, con criteri nazionali univoci, tutti i percorsi del progetto.
I percorsi vengono censiti da volontari, abilitati dopo un corso di addestramento. Vengono privilegiate le percorrenze con il minor traffico possibile e le strade accessibili a biciclette da cicloturismo. Gli itinerari devono poi rientrare in un’ossatura preventivamente stabilita che vede 15 ciclovie + 2 grandi varianti da nord a sud, da est a ovest per un totale di circa 17.000 km. Tutti i percorsi sono visibili sulle principali cartografie digitali disponibili online.
Ma Bicitalia.org non si limita solo a censire e diffondere i percorsi: ne riporta anche i punti di interesse turistico, storico e ambientale e, importante per i cicloturisti, le strutture ricettive che accolgono favorevolmente i turisti in bicicletta.