Devo ammetterlo, comincio a perdere qualche colpo. Nonostante io sia quotidianamente con il muso attaccato ai social, non mi ero accorta della bella dicitura e della fotografia, che accompagna i suoi pezzi su Fanpage.
Il concetto di rubrica come stanza privata è molto efficace e mi fa tornare in mente “Una stanza tutta per sè” di Virginia Woolf. Il legame giornalistico tra Iacopo e Fanpage va avanti da molti anni e mi auguro che la sua stanza si allarghi e contribuisca a creare spazi simili in altre realtà informative. Le mie gambe sclerotiche hanno già trovato un camerino a Quotidiano Piemontese, ma c’è ancora tanto da fare.