Torino puo' farcela

Atti chiari

Il governo israeliano lunedi’ 4 settembre 2006 ha ordinato la costruzione di 690 nuove abitazioni in Cisgiordania, territorio che una risoluzione ONU stabilisce appartenente al futuro stato di Palestina.

E` legittimo farsi alcune domande.

E` questo un atto giustificato? Israele ha intenzione di trattare con i Palestinesi?  Su che cosa? Non sembra  sulla terra.
Riconosce un loro diritto ad avere uno stato? Che cosa potrebbero ricevere i Palestinesi, se si comportassero come Israele desidera? Come dovrebbero rispondere i Palestinesi a questa decisione di costruire nuove case in Cisgiordania? Piu’ in generale dovremmo chiederci quale potrebbe essere una strategia razionale, laica e positiva dei Palestinesi di fronte al fatto che gli Israeliani stanno ulteriormente costruendo molti edifici su terra internazionalmente riconosciuta come loro. In base al diritto internazionale cio’ che il governo di Israele fa  e` illegale, ma Israele non riconosce l’autorita` di nessuna corte internazionale;  denunciarli quindi non sembra lo strumento adatto.
Devono i Palestinesi concludere che  Israele crede nella politica dei fatti compiuti?
Devono i Palestinesi concludere che la forza conta piu’ del diritto?

 

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