Non la benevolenza del verduraio fa si’ che, quando io vado da lui, esso mi tratti con rispetto e cerchi di servirmi con fagiolini, uva, zucchini e quanto io gli possa chiedere, ma la minaccia, la paura di restarsene con la sua merce non venduta, che marcisce sul banco. E` l’implicita minaccia che io e gli altri potenziali acquirenti facciamo, che induce il verduraio ad essere ragionevole a cercare di venire ad un accordo con me e con gli altri clienti, fornendo buona merce ad un prezzo ragionevole. Senza minaccia, ben difficilmente c’e` una trattativa. Se una parte non ha nulla da minacciare, diviene automaticamente serva dell’altra parte.
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