Venerdi 26 e sabato 27 ottobre a Torino Linux Day 2012

Venerdi 26 e sabato 27 ottobre si svolge a Torino l’edizione localedel Linux Day 2012, manifestazione nazionale di promozione e divulgazione sul sistema operativo GNU/Linux, sulle caratteristiche del software distribuito con licenza libera, e sulle opportunità del modello di sviluppo opensource.  L’accesso a tutte le attività previste per il Linux Day Torino 2012 è gratuito e aperto a tutti gli interessati. La due giorni sarà preceduta da un aperitivo informale presso l’InformaGiovani di Via delle Orfane 20, martedi 23 ottobre alle 18, rivolta in particolare ai giovani che intendono avvicinarsi al mondo del software libero con un approccio pragmatico e funzionale alle loro proprie iniziative associative ed imprenditoriali.

L’appuntamento di venerdi 26 ottobre, dalle 10 presso la Sala Consiglieri della Provincia di Torino in Via Maria Vittoria 12 a Torino, sarà incentrato sul ruolo del software libero nel processo produttivo ed
economico: l’impatto della disponibilità di tecnologie interoperabili e personalizzabili verrà testimoniato dai professionisti del settore, che condivideranno le loro esperienze e le loro considerazioni sul tema.

La giornata di sabato 27 ottobre, si svolgerà nella cornice del Cortile del Maglio dove troveranno spazio sia la divulgazione per i non addetti ai lavori che l’approfondimento tecnico. In programma 12 interventi eterogenei per tutti i gusti, divisi in tre aree, ed arricchiti dalla presenza di banchetti permanenti presso cui interagire direttamente con gli esperti.

Come impone la tradizione ci sarà anche il consueto Linux Install Party, presso cui tutti potranno
portare il proprio computer per farsi assistere durante l’installazione di GNU/Linux e ricevere spiegazioni e supporto.

Il Linux Day 201 vuole essere un’occasione pe comprendere ed analizzare la recente ondata di interesse nazionale sulla questione del software libero nella pubblica amministrazione e nell’impresa: le correzioni al Codice di Amministrazione Digitale incluse nel decreto Salva-Italia del Governo, l’annuncio della migrazione a LibreOffice da parte della Regione Umbria, e la mozione sul software libero del Comune di Torino ancora fresca di approvazione determinano le condizioni per rilanciare un dibattito che il nostro Paese, ricco di risorse intellettuali ma privo di una chiara strategia di politica digitale, non puo’ piu’ permettersi di rinviare.

 

Autore: Redazione

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