La rivoluzione dei Big Data

La settima conferenza annuale Top-ix in programma il 6 dicembre al centro congressi dell’Enviroment Park a Torino è dedicata alla rivoluzione dei Big Data. Il programma della giornata

È possibile prevedere l’inizio di un conflitto? O anticipare carestie e siccità per mettere in atto interventi preventivi?
In un mondo globale e iperconnesso qualsiasi evento in qualsiasi angolo del mondo si ripercuote inevitabilmente sul resto del pianeta. Si aprono così scenari dagli sviluppi ancora inesplorati, che si portano dietro inevitabili dubbi e allarmismi. Con tanti dati in circolazione, chi avrà il potere di gestirli? Quali possibilità di controllo ho sui dati che mi riguardano? Come sarà tutelata la privacy?
Dietro ogni interrogativo si cela una sfida; ogni preoccupazione, anche legittima, racchiude delle opportunità immense. Siamo alle soglie di una nuova rivoluzione.
Il grande sogno dell’umanità, la possibilità di prevedere il futuro e anticipare le linee evolutive della società, si avvicina a diventare realtà.

Il web: un bacino di dati senza limiti

I dati sono sapere. Una quantità di dati ormai tendente all’infinito rappresenta un bacino di sapere estremamente prezioso. Per sfruttarli al meglio è necessario saperli raccogliere, archiviare adeguatamente, darne una lettura integrata, metterli in correlazione e farli dialogare.
Il Web è un deposito di dati sempre più ricco – i social network hanno aggiunto anche le componenti emotive degli internauti –, per utilizzarli in modo costruttivo si deve riuscire a scremarli, decifrarli, interpretarli.

Nuova visione enuovi strumenti

A tal fine è necessario sviluppare una visione olistica del mondo, come insieme di componenti che interagendo tra di loro danno vita non solo a un sistema complesso, ma anche a un vero e proprio “organismo” altro.
In questo sistema, Internet diventa uno specchio della realtà, in grado di interagire bidirezionalmente con la realtà stessa: da un lato raccontandola, dall’altro stimolandola, influenzandola, condizionandola – e in tempi molto più rapidi di qualsiasi altra trasformazione sociale mai verificatasi in precedenza.
Si apre una nuova era, impensabile fino a pochi anni fa anche per i più visionari autori fantascientifici. O per dirla con le parole di William Gibson “Il futuro della fantascienza? Ci viviamo dentro”.

Autore: Redazione

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