Il Comune di Torino approva due mozioni per open data e software libero

La trasparenza nei confronti dei cittadini passa anche per l’accessibilità ai dati informatici (open data) delle amministrazioni locali. Le città sono sempre più individuate come punti di riferimento per le politiche di innovazione e di sviluppo. Torino e il Piemonte rappresentano una realtà italiana d’avanguardia nell’ambito della ricerca accademica. Il Consiglio Comunale ha approvato una  mozione (prima firmataria Fosca Nomis, PD) approvata che impegna la Giunta di definire un percorso per rendere disponibili tutti i dati non coperti da privacy; riutilizzo dei dati e stimolare la ricerca e le iniziative imprenditoriali sul territorio; adottare per questi dati licenze standard e favorire il confronto con i soggetti interessati sugli open data, presenti sul territorio.
Il software libero, è anche il tema di una mozione (primo firmatario Marco Muzzarelli), approvata dal Consiglio comunale.
Il software libero, spiega il documento, è l’insieme di programmi per computer che, per scelta dei programmatori e autori, è disponibile. La mozione impegna la Giunta a verificare tempi e costi per una migrazione al “software libero” degli applicativi e delle postazioni attualmente in uso; a iniziare la migrazione di applicativi proprietari del Comune affinchè siano facilmente accessibili e a farsi promotore con altri Comuni per lo scambio di applicativi software già sviluppati per le singole Amministrazioni.

Autore: Redazione

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