Volano gli stracci su twitter fra Fabrizio Rondolino e Mario Calabresi

Fabrizio Rondolino, torinese ed editorialista del Giornale ha accusato pesantemente Mario Calabresi direttore de La Stampa via Twitter . Il Fatto Quotidiano ricostruisce la vicenda su twitter.

Il Fatto analizza cinquettii e insulti 

Fabrizio Rondolino contro Mario Calabresi, atto secondo. L’ex spin doctor di Massimo D’Alema, oggi firma del Giornale e titolare di un blog libertario in condominio con Claudio Velardi, The Front Page, cinguetta di nuovo in modo pesante contro il quarantenne direttore della Stampa (vedi la conversazione su twitter). Il figlio del commissario Luigi Calabresi viene definito “Orfanello” che ha scelto “di costruire la sua immagine e la sua carriera” al punto da “sposare la nipote di una mandante” dell’omicidio del padre. Leggi tutto “Volano gli stracci su twitter fra Fabrizio Rondolino e Mario Calabresi”

Norbert Ciuccariello si è comprato il marchio della Gazzetta del Popolo ?

Secondo Pero Torino

Sarebbe avvenuto oggi l’incontro tra l’eurodeputato Vito Bonsignore (titolare della storica testata giornalistica ‘Gazzetta del Popolo’) e Norbert Ciuccariello, per il passaggio del marchio del giornale a quest’ultimo. A quanto si apprende da fonti ufficiose, il prezzo inizialmente fissato in 300mila euro, sarebbe stato fissato a 350mila. Norbert Ciuccariello è uno dei nove figli di Raffaele Ciuccariello, il faccendiere che ha raggiunto una controversa notorietà per il tentativo di acquisire il Torino Football Club dall’attuale presidente Urbano Cairo. Invece, secondo ciò che gli ambienti politici torinesi dicono nella giornata di oggi, la compravendita della ‘Gazzetta’ sarebbe andata a buon fine. Norbert Ciuccariello avrebbe già preso un locale di 500 metri quadri in corso Vinzaglio per la redazione del giornale, che per l’appunto si avvantaggerà di un nome molto importante per tutti coloro che hanno una certa età.

Il libro di Sergio Chiamparino travestito da Anonimo PD

Lo Spiffero presenta il libro scritto da Sergio Chiamparino sotto mentite spoglie insieme a Peppino Caldarola.

Ma nonostante il mascheramento – operato dopo che “il nostro Anonimo, sempre più isolato, aveva deciso di accettare un incarico esterno alla politica” – non è difficile attribuire la paternità dell’opera a Sergio Chiamparino, non foss’altro dalla sagoma stampata in quarta di copertina. E in questa sorta di bilancio di una vita (politica), l’ex sindaco di Torino se la prende anzitutto con la sua famiglia, la sinistra. «Sono stato per una vita intera a sinistra, nella buona come nella cattiva sorte – esordisce nel racconto l’Anonimo Chiamparino -. Ho avuto ruoli di primo piano e vissuto periodi lunghi in un cono d’ombra. La partita fra me e la sinistra è pari e patta. Ho avuto e ho dato». In quella che è la parte più interessante del libro – le proposte di governo risentono di un eccessivo sincretismo del “buon senso” che, francamente, sconfina spesso nella banalità – il Chiampa mostra di voler operare una cesura netta con il suo passato di dirigente politico e sindacale, chiudendo la personale parabola che partita da sponde “operaiste” e ingraiane l’ha portato prima sui lidi del “grande centro” berlingueriano e poi sulle rive miglioriste. «La malattia originaria della sinistra è stata il massimalismo, che solo in parte il Partico Comunista Italiano, il partito in cui ho trascorso gran parte della mia vita, ha combattuto ma anche – scrivo anch’io ma anche – il più delle volte sollecitato».

Approvata la legge per l’equo compenso per i giornalisti

La commissione Cultura della Camera, in sede legislativa, ha dato il via libera alla legge sull’equo compenso per i giornalisti precari, relatore Enzo Carra. Il provvedimento passa ora al Senato. “Il testo, presentato da Silvano Moffa  e firmato da parlamentari di tutti i gruppi, è stato votato all’unanimità”, rende noto Giuseppe Giulietti,  portavoce di Articolo 21. “Il parere favorevole del governo è stato dato dal sottosegretario Peluffo. Ci auguriamo che questo provvedimento possa ora essere approvato anche al Senato ed entrare così immediatamente in vigore, tanto più in un momento segnato dalla crisi del settore e da una riforma del mercato del lavoro – conclude Giulietti – che rischia di aggravare ulteriormente il regime delle tutele sociali e degli ammortizzatori”.

Cie e Cara, Istruzioni per l’uso a Torino il 14 marzo

Proseguono gli incontri di formazione per giornalisti “CIE e CARA – Istruzioni per l’uso” a cura della campagna LasciateCIEntrare in collaborazione con la Federazione nazionale della stampa italiana e l’Ordine nazionale dei Giornalisti. Il prossimo appuntamento è a Torino il 14 marzo. Dopo il successo della campagna con la rimozione del divieto di accesso alla stampa a tutti i centri per migranti, dal dicembre 2011 i giornalisti possono di nuovo chiedere l’autorizzazione ai prefetti per visitare i centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) e i centri di identificazione e di espulsione (Cie), che sono invece dei luoghi di detenzione amministrativa.
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Anche i giornalisti pensano alla pensione, degli altri

Martedì 14 febbraio 2012 ore 21 presso il Circolo della Stampa – Sporting, corso Agnelli 45, Torino si terrà un incontro con il presidente dell’INPGI Andrea Camporese e con il presidente della Casagit Daniele Cerrato in cui si parlerà dei possibili effetti delle manovre del governo Monti, della sostenibilità della previdenza dei giornalisti e di cosa si prospetta per il futuro della Cassa di assistenza sanitaria dei giornalisti.

Verso il tracollo dei media tradizionali in Piemonte

Un comunicato dell’Associazione Stampa Subalpina

L’informazione in Piemonte, in questo avvio di 2012, sta pagando un prezzo altissimo alla crisi generale e alla carenza di strumenti per fronteggiare le difficoltà e sostenere il comparto dei mass media.

Dopo i “tagli” dello scorso anno (lo stato di crisi a La Stampa e Tuttosport, la chiusura di EPolis e la ristrutturazione di Leggo), il 2012 si apre con una emergenza forte nell’emittenza locale, la chiusura della free press City, la chiusura dell’inserto Nord Ovest del Sole 24 ore. Leggi tutto “Verso il tracollo dei media tradizionali in Piemonte”

Il liberale piemontese dell’anno

Lo Spiffero che leggiamo con interesse e curiosità tutte le mattine ha pubblicato venerdì un articolo firmato da Riccardo De Caria che commenta il nostro sondaggio del Piemontese dell’anno 2011

Qualche giorno fa, un giornale online ha pubblicato gli esiti di un sondaggio tra i propri lettori, volto a individuare il “piemontese dell’anno” 2011. Per la cronaca, ha vinto il consigliere regionale grillino Davide Bono; del resto, è noto che i grillini sono grandi internauti e questo avrà presumibilmente aiutato il loro compagno di movimento. Ma più ancora del risultato del sondaggio, che gli stessi organizzatori dichiaravano voler essere un gioco, senza pretese di scientificità, colpisce la rosa di candidati scelti dalla redazione del quotidiano: vi figuravano, oltre ad altri politici, un noto calciatore e poi uomini e donne divisi tra la scienza, le istituzioni, la società civile.

Al di là delle simpatie o antipatie per gli uni o gli altri, però, non vi era neppure un nome che facesse veramente battere il cuore di chi ha come propria stella polare la difesa della libertà, o che si fosse distinto in modo davvero particolare per averne promosso la causa, anche solo come positivaconseguenza inintenzionale delle proprie attività.

 Così, con gli amici dell’Ora libera(le), ci siamo divertiti a immaginare un “controelenco” di persone che invece rispondevano a questo altro criterio: non sono moltissime, ma ce ne sono, e stanno tutte alla voce “punti di riferimento”.

Da sempre ci è piaciuto lo Spiffero che ha saputo portare una nuova informazione sui fatti prettamente politici di questa regione raccontando notizie e spifferate su personaggi che per l’informazione “dominante”, per lo meno fino a ieri” ,venivano sempre analizzati con guanti bianchi e attenzione “a non offendere”. Più c’è informazione libera, più c’è informazione e più i cittadini possono giudicare e capire. Noi dall’inizio stiamo cercando di fare una informazione più libera possibile senza avere padroni politici o economici come in altri casi, ma pensando a dare sempre le informazioni quando ci sono, se possibile nella maniera più equilibrata possibile. E il nostro sforzo è ripagato dai lettori che ci seguono.

Accettiamo con piacere i suggerimenti: per le nomination del prossimo anno ci consulteremo con la redazione dello Spiffero  per avere proposte per una candidatura per il liberale piemontese dell’anno.