Il libro “I rifugi antiaerei di Torino”, di Paolo Bevilacqua, Marzia Gallo, Francesco Marconi, Andrea Thum e Fabrizio Zannoni, edito da Paolo Emilio Persiani racconta la storia dei rifugi antiaerei di Torino, costruiti per proteggere i civili dai bombardamenti che vennero chiusi per motivi di sicurezza alla fine del conflitto e smantellati per il recupero dei materiali utili in un piano di ricostruzione generale.
Il loro ricordo diventò sempre più lontano nel tempo e nella memoria, e solo le testimonianze di chi visse gli anni di guerra, i lavori di trasformazione delle città e i documenti d’archivio hanno dato la possibilità di riscoprire, a distanza di decenni, alcune di queste strutture ipogee considerate perdute.
Il libro analizza quanto messo in atto nella città di Torino dalle autorità sin dai primi Anni Trenta, in merito all’apprestamento dell’impianto dei ricoveri antiaerei, uno dei pilastri sui quali poggiava l’intero sistema di protezione antiaerea per la popolazione.
Un’attenta analisi descrive le diverse categorie di opere protettive, le disposizioni per il loro allestimento e l’aggiornamento dei parametri di sicurezza sotto un profilo storico-tecnico, mettendo a confronto la documentazione d’archivio con le strutture studiate e rilevate ancora oggi presenti nel sottosuolo della città.