Ben 448 rinoceronti sudafricani sono stati uccisi per le loro corna nel 2011 e il paese, che riceve un giallo per i rinoceronti, ne ha persi ulteriori 262 nei primi sei mesi di quest’anno. Secondo il rapporto, sono molti i casi di traffico illegale che hanno visto il coinvolgimento di vietnamiti, molti sono stati arrestati o coinvolti in Sud Africa per l’acquisto illegale di corna di rinoceronte, compresi alcuni diplomatici vietnamiti.
“E’ tempo per il Vietnam, primo fra tutti ad affrontare il fatto che il suo consumo illegale di corno di rinoceronte è la causa primaria del bracconaggio diffuso di rinoceronti in Africa, e parliamo di specie in via di estinzione, e deve, quindi assumersi l’onere di reprimerne il commercio illegale di questa specie come di tante altre. Il Vietnam dovrebbe rivedere le sue norme, le sue sanzioni e ridurre il mercato al dettaglio, compresa la pubblicità su Internet per il corno diffusa in quel paese”. A sostenerlo è Elisabeth McLellan, global programme manager specie del Wwf.
Voto negativo anche per la Cina che riceve un punteggio giallo per la protezione degli elefanti, cosa che indica un fallimento da parte del paese per la sorveglianza efficace del suo mercato dell’avorio. Decine di migliaia di elefanti africani vengono uccisi dai bracconieri ogni anno per le loro zanne e Cina e Thailandia sono le destinazioni più importanti dell’avorio illegale africano. La Thailandia riceve un punteggio rosso per la sua incapacità di chiudere una scappatoia legale che rende facile, fin troppo, per i rivenditori, vendere l’avorio proveniente dagli elefanti africani.
Il bracconaggio di elefanti è a livelli critici in Africa centrale, dove i rinoceronti rischiano la probabile prossima estinzione. L’anno scorso l’Africa ha visto il più alto tasso di bracconaggio dall’inizio dell’acutizzarsi di questo dramma. All’inizio di quest’anno centinaia di elefanti sono stati uccisi in un solo incidente in un parco nazionale del Camerun.
Il crimine sulle specie selvatiche ,non solo costituisce una minaccia per gli animali, ma è un rischio per le persone, l’integrità territoriale, la stabilità e lo stato di diritto. Anche se la maggior parte dei paesi dell’Africa centrale ricevono punteggi gialli o rossi per gli elefanti, ci sono alcuni segnali incoraggianti. Il Gabon, lo scorso mese ha brucito la sua riserva d’avorio, anche come gesto dimostrativo di contrasto al crimine e per garantire che le zanne non sarebbero tornate nel commercio illegale.
Altri punti positivi del rapporto sono le decine di valutazioni “verdi” per India e Nepal per ciascuno dei tre gruppi di specie. Nel 2011, il Nepal ha celebrato un anno senza che si registrasse alcun caso di bracconaggio ai danni dei suoi rinoceronti, ciò grazie al miglioramento delle iniziative di contrasto al bracconaggio messe in atto.