Ora, escludo che il gatto di Celli guardasse il Grande Fratello, ma nel suo libro presenta un piccolo esperimento casalingo che, volendo ognuno di noi può ripetere in casa propria, per verificare se Zoe, una delle numerose gattine di Celli, apprezzasse la tv. Zoe si sistemava sulla spalla dell’entomologo mentre lui guardava la tv emettendo un sommesso ron ron. E così restava, indifferente,anche se le immagini televisive mostravano gatti super vip in azione, mentre se gli stessi miagolavano Zoe sussultava, fissando la tv e i suoi padiglioni auricolari si orientavano nella direzione del suono. L’udito, per lei faceva la differenza!
La percezione visiva non è solo una rappresentazione, ma una interpretazione di ciò che si vede, perciò, in un certo senso bisogna “imparare” a vedere le immagini, sia fisse, sia in movimento. Fatta questa breve premessa, passiamo all’esperimento casalingo.
Un’amica di Celli, per elaborare la scenografia di uno spot televisivo, ha realizzato delle sagome di cartone a forma di due gatti, verosimili e molto più grandi della sua gattina Lula che, nel frattempo non stava assistendo alla scena.
Ultimata l’opera, le sagome sono state collocate su un piedistallo per apparire verticali e disposte su un tavolo in bella mostra. All’ingresso di Lula nella stanza, ignara di tutto, la gattina si è trovata davanti due imponenti felini. Reazione? ha drizzato il pelo, curvato il dorso a gobba, soffiato ed è fuggita spaventata a rintanarsi in un angolo della casa.
Ovviamente, aveva creduto reali i due finti gatti riconoscendo le figure come quelle di suoi simili (ma più grossi!). Secondo Celli, quindi anche se le sagome non sono immagini in video, sono comunque riconoscibili dai nostri gatti.
Attenzione, allora a quello che guardiamo in tv se passa Felix davanti allo schermo!